Voci di separazione fra Carnival e China State Shipbuilding Corporation
Secondo indiscrezioni potrebbe essere imminente la conclusione della joint venture fra le due aziende e lo stesso potrebe avvenire anche per l’alleanza con Fincantieri
Annunciata per la prima volta a novembre del 2018, la joint venture sino-americana Cssc Carnival Cruise Shipping Limited che a breve dovrebbe attivamente iniziare a operare sul mercato con il brand Adora Cruises sembra essere destinata a perdere uno dei due soci.
Secondo rumours (al momento non confermati) che circolano da giorni fra gli addetti ai lavori pare che Carnival Corporation sia pronta ad annunciare la sua uscita dalla società creata con China State Shipbuilding Corporation al fine di insegnare al partner orientale come si gestiscono e si vendono le navi e le vacanze a bordo. Secondo i programmi originari questa azienda con sede in Cina avrebbe dovuto accogliere a bordo i primi passeggeri cinesi entro la fine del 2019 ma qualche ritardo e l’imminente scoppio della pandemia hanno imposto il rinvio di tutto il progetto al 2023.
Un annuncio da parte di Carnival su questa materia potrebbe arrivare già a strettissimo giro. Fra le ragioni, oltre a quelle finanziarie, è probabile che abbia avuto un peso non indifferente anche il quadro geopolitico internazionale che vede Stati Uniti e Cina su fronti molto distanti fra loro in questo preciso momento storico.
Oltre alla prima unità di nuova costruzione, la cui consegna è prevista dal cantiere Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co. Ltd. nei prossimi mesi, Cssc Carnival Cruise Shipping Limited aveva già anche acquistato le due navi già in servizio Costa Atlantica e la gemella Costa Mediterranea (per la quale è appena iniziato il refit) che ancora non sono però operative per Adora Cruises.
Oltre a Carnival, anche l’italiana Fincantieri aveva nello stesso periodo stretto un’alleanza con Cssc attraverso la costituzione di una joint venture concepita per fornire in licenza al cantiere Sws la piattaforma tecnologica e garantire supporto tecnico e progettuale durante tutto il processo di costruzione delle prime navi da crociera ‘made in China’. Carnival da parte sua ha messo a disposizione la propria vasta esperienza nel settore per la supervisione e l’assistenza durante la costruzione delle navi.
Quali siano le sorti future di questa joint venture sino-italica nella navalmeccanica al momento non è dato saperlo ma non è da escludere, anzi appare possibile se non probabile, che anche il partner italiano Fincantieri si sfili dall’alleanza non appena terminata e consegnata la prima nave da crociera oggi in via di completamento.