Morfini rischia di perdere una sua nave cisterna in vendita a Malta
La tanker Dominia andrà all’asta a La Valletta fra cinque giorni, ma la shipping company barese minaccia i potenziali acquirenti
Si è accesa una battaglia giudiziaria internazionale intorno alla nave cisterna Dominia della società armatoriale barese Morfini.
A darne conto è stato il magazine Tradewinds interessatosi all’asta giudiziaria in programma mercoledì prossimo a Malta. La nave è stata sequestrata dalle autorità dello stato isolano nella seconda metà di maggio, su azione del fondo irlandese Nassau Maritime Holdings, che in passato aveva rilevato diversi crediti incagliati della banca tedesca Hsh Nordbank specializzata nello shipping.
Morfini, che da anni è impegnato in una complessa operazione di ristrutturazione finanziaria, ha però contestato la legittimità dell’azione esecutiva della controparte, con esito tuttavia finora sfavorevole innanzi le autorità giudiziarie maltesi.
L’armatore, che – si apprende dalle carte camerali – ha rinunciato alla domanda di concordato preventivo risalente al 2021 ed ha avviato nel maggio scorso domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza sulla base dell’omonimo Codice in pieno vigore dal luglio 2022, ha provato a far valere il decreto del 19 maggio scorso con cui il giudice designato del Tribunale di Bari (che poco prima aveva assegnato il termine di 60 giorni per la presentazione della proposta concordataria) aveva “confermato il divieto di iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul patrimonio o sui beni dell’impresa per 120 giorni” e quello del 23 maggio con cui si stabiliva che l’esame delle istanze di liquidazione giudiziale sarebbe iniziato solo all’esito dell’esame del ricorso per il concordato (stralciando però il procedimento di liquidazione avviato dall’irlandese Iq Eq Fund Management).
Un tribunale di Malta ha però respinto le argomentazioni di Morfini. L’armatore barese non si è dato per vinto e, riferisce Tradewinds, ha adito le autorità giudiziarie europee presentando una settimana fa una denuncia per violazione del diritto dell’Ue e chiedendo la protezione diplomatica ai sensi del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Consequenziali le minacce ai potenziali acquirenti della nave, veicolate attraverso una nota riportata dal giornale scandinavo: “In Italia, né la rimozione dell’attuale bandiera italiana né la cancellazione della relativa ipoteca saranno autorizzate dalle autorità competenti, a causa delle misure di protezione in vigore. Chiunque acquisti Dominia sarà ovviamente esposto a tutte le azioni risarcitorie nazionali e internazionali per aver acquisito una nave protetta e tutelata in Italia e in Europa da leggi che sono state completamente superate o deliberatamente interpretate a favore di una parte”.
A.M.
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