Sulla Convenzione con lo Stato Cin Tirrenia segna un punto (ma ne subisce altri sei)
Il Consiglio di Stato conferma altre sanzioni inflitte dal Ministero per le difformità convenzionali del 2018, ma ne annulla una da 500 mila euro comminata per l’aumento delle corse previste
Dopo la conferma, una decina di giorni fa, delle prime quattro multe comminate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’utilizzo di navi con caratteristiche prestazionali diverse da quelle previste e richieste dalla convenzione con lo Stato, per Compagnia Italiana di Navigazione (Moby), fino al 2021 titolare del servizio di continuità marittima nazionale (72 milioni di euro l’anno), è arrivata una nuova doccia fredda.
La quinta sezione del Consiglio di Stato, infatti, ha emesso una serie di altre sei sentenze identiche a quelle della scorsa settimana, promuovendo l’operato del Tar del lazio che in primo grado aveva respinto il ricorso della compagnia del gruppo Moby contro altrettante penali inflitte dal Mit. Sanzionato, in questi casi, “l’utilizzo, per 20 giorni effettivi, dell’unità navale Moby Tommy sulla linea Civitavecchia – Olbia, nel periodo dal 1° al 31 gennaio 2018”, “l’utilizzo, per 20 giorni effettivi, delle unità navali Moby Tommy e Bonaria sulla linea Civitavecchia – Olbia nel periodo dal 1° al 29 dicembre 2017”, “l’utilizzo, per 20 giorni effettivi, dell’unità navale Moby Corse sulla linea a Civitavecchia –Cagliari – Arbatax, nel periodo dal 23 al 31 gennaio 2018”, “l’utilizzo, per 20 giorni effettivi, dell’unità navale Moby Dada sulla linea Napoli –Cagliari – Palermo, nel periodo dal 1° al 31 marzo 2018”, “l’utilizzo, per 20 giorni effettivi, dell’unità navale Moby Tommy sulla linea Civitavecchia – Olbia, nel periodo dal 1° al 28 febbraio 2018” e “l’utilizzo, per 20 giorni effettivi, dell’unità navale Moby Tommy sulla linea Civitavecchia – Olbia, nel periodo dal 1° al 20 aprile 2018”.
Diverso esito ha avuto un undicesimo contenzioso, riguardante una sanzione da 500mila euro inflitta dal Mit dopo aver rilevato che “la variazione delle corse settimanali effettuate dalla Società sulla linea Genova – Olbia, nel periodo dal 1 giugno al 15 luglio 2018, con l’inserimento di due corse aggiuntive, di cui una diurna, costituisse di fatto una modifica unilaterale dell’assetto della linea in questione”.
Il Consiglio di Stato ha infatti ribaltato la sentenza del Tar che aveva accolto le ragioni del Ministero, riconoscendo alla compagnia di aver correttamente comunicato la modifica oltre il fatto che, a differenza dei succitati casi, “l’aumento delle corse abbia potenziato il servizio e soddisfatto la domanda di trasporto nelle date per cui è stata elevata la sanzione, circostanza neppure contestata”.
A.M.
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