Gava (Ministero dell’Ambiente) annuncia la norma che semplificherà i dragaggi nei porti
Annunciata (ma ancora non disponibile online) la pubblicazione del nuovo decreto in materia di terre e rocce da scavo. Promesso anche il piano per l’eolico offshore
“In questi giorni abbiamo finalizzato il decreto in materia di terre e rocce da scavo, da oggi online per la consultazione pubblica, con cui semplifichiamo gli oneri burocratici in capo alle imprese e facilitiamo l’utilizzo di sedimenti che derivano da scavi e lavori per la realizzazione di infrastrutture”.
Ad affermarlo, definendola “una svolta epocale” perché “per le Autorità sarà così possibile accelerare le operazioni di dragaggio, attraverso interventi di ripascimento e consolidamento di argini e barene” è stata il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava durante la conferenza nazionale Smart Ports in corso a Ferrara nell’ambito di Remtech Expo. Nel momento in cui scriviamo però online non risulta stato pubblicato alcunché.
Gava ha inoltre dichiarato che “con il collega Viceministro Rixi (che aveva inizialmente rilanciato l’annuncio via social network, salvo poi cancellare il post, ndr) – stiamo anche completando l’iter di adozione del Piano nazionale per i dragaggi sostenibili per favorire lo sviluppo dell’accessibilità marittima (un simile tentativo era invece naufragato un paio di anni addietro, ndr), la resilienza delle infrastrutture portuali e la manutenzione di invasi e bacini idrici”.
Gava ha colto l’occasione anche per altri annunci: “Dobbiamo riformare in maniera organica la disciplina delle autorizzazioni all’installazione di impianti off-shore. Prossimo step sarà l’emanazione delle linee guida per l’individuazione delle aree idonee. Al vaglio della Commissione Via ci sono oltre 70 progetti di eolico off-shore con i quali supereremo probabilmente l’obiettivo fissato dal Pniec di oltre 2GW di potenza entro il 2030”.
A tal proposito Staffetta Quotidiana ha riportato che Kailia Energia – la joint venture tra Renantis e BlueFloatEnergy che ha un progetto eolico offshore da 1.176 MW al largo di Brindisi – ha inviato all’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale una lettera d’interesse per la creazione di una comunità energetica portuale per il cold ironing nel porto di Brindisi.
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