Dal 2024 sul mercato le prime tecnologie di Ecospray per la cattura di Co2 delle navi
In arrivo la Carbon Capture con Ammine e la Carbon Capture con Idrossido di calcio, mentre la soluzione con celle a combustibile a carbonati fusi arriverà nel 2025
Nel primo trimestre del 2024 le prime due tecnologie per la cattura delle emissioni di Co2 delle navi di Ecopray saranno rese disponibili sul mercato. Lo ha annunciato da Atene – dove ha riunito gli stakeholder del settore nell’ambito del seminario ‘Capture the future: evolution and technologies for decarbonization’ – la stessa società.
Testate in laboratorio nell’ambito di una collaborazione con l’Università di Torino, e successivamente per due mesi su una unità commerciale, le due soluzioni consentiranno di catturare, in condizioni specifiche, fino all’80% della CO2 emessa durante la navigazione. Grazie ai dati rilevati, spiega Ecospray, è stato possibile ottimizzare il design dei componenti e la loro selezione, nonché migliorare il processo, assicurando così la sostenibilità del progetto sia per l’azienda che per il mercato.
Nel dettaglio, a diventare disponibili nella prima parte del 2024 saranno la soluzione Carbon Capture con Ammine (basata sull’assorbimento chimico della CO2 mediante una soluzione di ammine) e la Carbon Capture con Idrossido di calcio (in cui 2 l’anidride carbonica viene convertita in carbonato di calcio). Nel primo caso, l’impianto pilota, spiega l’azienda, ha confermato la fattibilità del processo sviluppato, “che si discosta in modo importante da quello convenzionale utilizzato per applicazioni terrestri”. Il nuovo sistema “garantisce un risparmio energetico di almeno il 10-15%, rispetto al processo convenzionale di rigenerazione ad alta temperatura”. Relativamente al secondo, Ecospray segnala che nella fase di testing “sono stati ottenuti livelli molto alti (90-95%) di conversione del reagente, questo conferma un’ottimizzazione del processo già molto avanzata”.
L’azienda, come noto, sta inoltre sviluppando una terza tecnologia che prevede la cattura della CO2 con celle a combustibile a carbonati fusi (Mcfc), una soluzione al centro del lavoro di CapLab, il laboratorio congiunto di Ecospray e Università di Genova. L’inizio della fase di industrializzazione di questa tecnologia è previsto per il 2025.
Commentando questi traguardi, Filippo Lossani, Director B.U. Marine di Ecospray, ha spiegato rispetto alle diverse tecnologie ch “Abbiamo deciso di sviluppare differenti soluzioni per poterle adattare ai diversi contesti”, ha aggiunto Lossani. “Questo perché fattori come, ad esempio, le dimensioni di una nave, la sua tipologia, la rotta e lo spazio disponibile a bordo condizionano notevolmente la scelta di una soluzione. Il nostro impegno, come azienda, è essere disponibili sul mercato a partire dal prossimo anno. Auspichiamo che per tale data anche la normativa di riferimento si sia concretizzata così da poter dare inizio ad un nuovo, importante, percorso per il settore navale”.
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