Testati in Portogallo i sistemi automatizzati Mmmt e Ums di Fincantieri
L’Mmmt riduce al massimo l’esposizione ai rischi del personale militare in particolari situazioni mentre l’Ums e le attività di guida autonoma permettono la supervisione a distanza
Fincantieri informa che insieme alla sue controllate Fincantieri NexTech e Ids (Ingegneria dei Sistemi) sta collaborando con il Cssn (Centro di Supporto e Sperimentazione Navale) della Marina Militare Italiana durante la Repmus (Robotic Experimentation and Prototyping augmented by Maritime Unmanned Systems) 2023, esercitazione militare annuale organizzata e ospitata dalla Marina Militare Portoghese e dalla Nato con la partecipazione di forze militari straniere, università e aziende hi-tech.
L’esercitazione in corso in questi giorni in Portogallo, consente alla Nato e ai Paesi partner, ai Centri di Eccellenza Nato e al Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima della Nato, di testare in un ambiente realistico le soluzioni all’avanguardia di Fincantieri nel campo dei sistemi remotizzati e unmanned, che includono il Multi Mission Mus Toolkit, una piattaforma basata sul Sand (Surface Advanced Naval Drone) insieme all’innovativo Ums (Unmanned Management System).
In un contesto in cui la dimensione subacquea sta acquisendo una crescente rilevanza per la presenza di infrastrutture, risorse e attività critiche, nell’occasione l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero ha detto che ” Fincantieri è un acceleratore e un catalizzatore di tecnologie marine, in grado di fornire capacità di azione subacquea e di superficie e di garantire l’interoperabilità tra la flotta e i mezzi Unmanned”.
Nello specifico il Multi Mission Mus Toolkit può essere integrato su navi di nuova generazione e unità già in servizio, aumentando l’efficacia e l’operatività di specifiche attività militari e riducendo o addirittura eliminando l’esposizione ai rischi del personale. Riguardo alla piattaforma Ums e le attività di guida autonoma, queste sono sviluppate sulla base dell’esperienza acquisita con i sistemi aerei a comando remoto di Ids (ora parte di Fincantieri NexTech) e possono essere supervisionate dagli operatori attraverso opportune stazioni di controllo a distanza.
Il Sand, lanciato all’inizio del 2019 nell’ambito di un progetto congiunto tra Ids, Effebi e Meccano Engineering è il drone marino di superficie senza pilota, multiruolo e riconfigurabile, che può essere utilizzato per una varietà di missioni, dalla ricerca al soccorso, dal monitoraggio ambientale alla sicurezza marittima. E’ stato sviluppato principalmente per affrontare scenari operativi ricorsivi o pericolosi in cui l’impiego di personale può essere sostituito in modo sicuro ed efficace dall’uso di imbarcazioni autonome e senza equipaggio.
Nel corso dell’ultimo anno è stato integrato sul Sand il Sistema di Lancio e Recupero (Lars), che è in grado di dispiegare i veicoli sottomarini autonomi dello spin-off dell’Università di Genova Graal Tech implementando così le capacità delle unità di contrasto alle mine, lotta antisommergibile e protezione delle infrastrutture critiche del fondale marino. Attraverso l’Ums di Fincantieri NexTech il Sand, agendo da gateway di comunicazione, permette di gestire un team coordinato di sistemi senza pilota di diversa tipologia (volanti, di superficie e sottomarini) da navi virtuali a terra o da navi reali come le Fremm italiane.
Il sistema è inoltre dotato di un elevato livello di standardizzazione del protocollo dati, compreso il Catl per la comunicazione tra diversi sistemi di comando e controllo che supporta l’interoperabilità in linea con l’emergente Nato Stanag 4817.
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