Nel decreto semplificazioni il Governo accelera sulla riforma del Codice della Navigazione
Il Governo ha scelto di inserire in un diverso (e più rapido) ‘treno legislativo’ parte delle misure inserite nel Ddl Malan, anche se con alcune differenze
Il recente incardinamento al Senato del cosiddetto Disegno di legge Malan (dal nome del parlamentare di Fratelli d’Italia Lucio Malan) per la riforma del Codice della Navigazione era stato salutato con favore dagli armatori italiani, ma ora parte delle modifiche previste potrebbe anche beneficiare di un’accelerazione.
La bozza di un decreto semplificazioni omnibus, letta da SHIPPING ITALY mentre è in gestazione del Governo, infatti, dedica il capo V a “Misure di semplificazione del Codice della navigazione”. Si tratta di cinque articoli che, per argomento (e per quattro quinti dei relativi titoli), ricalcano quelli del Ddl Malan.
Identico il primo, dedicato alle “esenzione dall’annotazione di imbarco e sbarco” e teso alla facilitazione della rotazione degli equipaggi sulle navi della medesima compagnia, mentre il secondo, in entrambi i casi intestato alla “forma del contratto”, specifica nel caso del Dl Semplificazioni una differenziazione fra contratto di arruolamento del comandante e contratti di arruolamento degli altri membri dell’equipaggio su cui il testo del Ddl Malan non entra.
Anche per le “modalità delle annotazioni” il nuovo testo è più articolato di quello del Ddl Malan (intitolato alle “annotazioni dei movimenti di imbarco e sbarco”), mentre sono identici gli ultimi due articoli, “Annotazioni relative alle persone arruolate” e “Arruolamento del comandante in luogo ove non si trova l’armatore”.
Rispetto al Ddl, però, il testo del Decreto legge non contiene nulla in merito ad alcuni temi centrali per armatori e marittimi, quali la digitalizzazione dell’anagrafe della gente di mare, le semplificazioni riguardanti il regime amministrativo della nave, visite, collaudi e ispezioni.
A.M.
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