Autamarocchi sarà risarcita a Genova per la vicenda Erzelli 2
Il Consiglio di Stato condanna Società per Cornigliano in un contenzioso collaterale all’illegittimo affidamento dell’area al gruppo Spinelli
Ennesima sentenza sul caso Erzelli 2, l’area ex Ilva che, in base all’accordo del 2005 sulla parziale dismissione dell’acciaieria genovese, avrebbe dovuto essere destinata ad ospitare l’autoparco del porto ed è invece stata affidata dal 2006 a Spinelli (che vi ha impiantato un deposito di container), illegittimamente per quanto riguarda il periodo 2013-2020.
Al Consiglio di Stato, nel caso di specie, si è appellata Autamarocchi (con lo Studio Quaglia Gaggero), che, dopo aver nel 2015 ottenuto il riconoscimento dell’illegittimità della proroga del 2013 a Spinelli, nel 2021 aveva ottenuto dal Tar di Genova il diritto al solo risarcimento delle spese di partecipazione ad una gara, poi annullata, indetta nel 2018 dalla controparte, Società per Cornigliano (partecipata da regione, Comune, Città metropolitana e Invitalia) per riaffidare l’area.
Con una articolata sentenza, addentratisi a fondo nei meandri di una querelle durata anni – l’area, nel frattempo ridottasi da 60mila a 41mila mq nel 2021 è stata legittimamente affidata a Spinelli, che la occupa tutt’oggi – i giudici di secondo grado hanno parzialmente riconosciuto le ragioni dell’azienda triestina, condannando Società per Cornigliano a provvedere entro due mesi alla “formulazione di una proposta di risarcimento che tenga conto dell’entità della chance di aggiudicazione nella misura innanzi indicata del 20% (cinque erano i partecipanti alla gara bandita e poi annullata nel 2018, oggetto del contenzioso, ndr) e considerando, ai fini del calcolo del lucro cessante, la percentuale di utili ricavabile dallo sfruttamento dell’area in questione – ridotta a 40.125 mq – per il periodo di due anni di cui alla lex specialis – essendo la proroga subordinata all’assenso di AdSP – avuto riguardo all’attività esercitata da parte appellante e alle stime di mercato, prendendo come punto di partenza la perizia asseverata depositata dalla parte in prime cure, tenuto conto del margine di attività calcolato a partire del 1 gennaio 2019”. La cifra attesa da Autamarocchi dovrebbe aggirarsi sui 750mila euro.
A.M.
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