Sicurezza in porto a Genova: fronte sindacale spaccato fra soddisfatti e critici
Dopo i gravi incidenti occorsi negli ultimi mesi Cisl Genova e Fit Liguria denunciano una situazione non più sostenibile e chiedono urgenti provvedimenti. Da Cgil e Uil espressa soddisfazione dopo l’incontro con l’Adsp
Giornata di incontri, quella odierna, sul tema della sicurezza fra l’Autorità di Sistema Portuale di Genova e alcune sigle sindacali che hanno reso noti alla stampa con i loro comunicati gli esiti dei colloqui.
La richiesta all’ente portuale – sia per Cisl Genova e Fit che per Cgil e Uil – ha riguardato i provvedimenti da prendere per contrastare i rischi sul lavoro all’interno dell’ambito portuale genovese; nello specifico: la realizzazione di un presidio medico di primo soccorso, l’elaborazione di una regia sulla viabilità interna e l’impegno per un maggiore coinvolgimento degli Rlst in termini di presenza in porto. Riportiamo i testi dei due comunicati:
“Cisl Genova Area Metropolitana unitamente alla Fit Cisl Liguria sul delicato tema della sicurezza all’interno dell’ambito portuale alla luce dei gravi incidenti che hanno coinvolto in questi mesi i lavoratori che vi lavorano quotidianamente.” – informano le due sigle – “Abbiamo sottolineato che occorre individuare soluzioni che tutelino l’incolumità e la salute delle persone, utilizzando tutti gli strumenti già disponibili. Servono fatti concreti. Subito un presidio medico per il primo soccorso come in altri scali italiani e una regia sulla viabilità interna” che concludono con: “I rappresentanti di sito per la sicurezza dei lavoratori costituiti proprio nel porto di Genova sono stati modello per gli altri porti italiani e sono impegnati quotidianamente per la tutela di chi opera in porto ma devono essere più coinvolti. Più volte negli ultimi anni abbiamo ribadito a Confindustria e operatori portuali la necessità di un aumento delle ore a disposizione degli Rls di sito per consentire loro un maggiore presidio, la situazione di stallo su questo come su altri temi non è più accettabile’”.
Per quanto riguarda le sigle Cgil e Uil, queste informano di aver incontrato – insieme alle rispettive categorie dei trasporti, degli edili e dei metalmeccanici – il Commissario straordinario dell’Authority Paolo Piacenza con il quale: “La discussione ha prodotto importanti avanzamenti che riguardano, ad esempio, l’agibilità degli Rlst edili (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale) e il loro coordinamento con quelli portuali e la relativa formazione. Il prossimo incontro dettaglierà il protocollo di intesa in materia di sicurezza sul lavoro con particolare riferimento a tutte le tipologie di lavoratori che operano nei cantieri, indipendentemente dal comparto di appartenenza, e nelle aree demaniali dove si svolgono attività similari a quelle portuali nelle aree attigue al porto. Inoltre sono state affrontate altre due questioni: una che riguarda la richiesta di un presidio medico permanente e l’altra che riguarda la possibilità di estendere le tutele già oggi definite nel Protocollo sulla sicurezza portuale anche alle aree delle Riparazioni Navali. Soddisfazione è stata espressa da Cgil e Uil per un percorso che si sta definendo e che porterà a maggiore sicurezza per lavoratrici e lavoratori operanti nei cantieri del Porto di Genova.”.
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