Servono quattro nuovi rimorchiatori per il rigassificatore del porto di Ravenna
I sei di cui dispone il porto oggi non hanno la capacità di tiro necessaria avendo un Bollard pull da 50 a 75 tonnellate
Per il rigassificatore Snam previsto entrare in attività entro l’ultimo trimestre del prossimo anno nel porto di Ravenna sono allo studio della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera tutte le possibili necessità e precauzioni dal lato sicurezza. Per le manovre di ormeggio e disormeggio della nave Bw Singapore – riportano fonti di stampa locale – gli studi e le simulazioni indicano che saranno necessari quattro rimorchiatori da 80 tonnellate di capacità di tiro che attualmente non esistono nello scalo romagnolo. I sei rimorchiatori presenti hanno infatti capacità di 50, 70, 75 tonnellate.
Il comandante del porto, Michele Maltese, sta già lavorando alla procedura nonostante la scadenza della gara europea per l’affidamento del servizio sia prevista per il prossimo anno, ma la procedura non è semplice in quanto non potrà prendere come base la situazione attuale bensì quella che sarà determinata dall’entrata in funzione del rigassificatore. Questo comporta uno studio approfondito delle tariffe per mantenere la sicurezza del porto, affinché i costi non vengano scaricati sui soggetti più deboli e non si determini una contrazione dei traffici. Andrà dunque definito attentamente quanto del nuovo servizio di rimorchio andrà a carico esclusivo della Snam e quanto andrà a scaricarsi sulle tariffe del porto.
Saranno quindi convocati gli utenti dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera per mostrare il piano tariffario, e, secondo quanto anticipato dal comandante Maltese, si cercherà di capirà come bilanciare gli interessi in gioco. “Chiaramente – ha detto – operiamo affinché le tariffe restino le più basse possibili per mantenere competitivo lo scalo. Il nodo da sciogliere è se l’investimento in altri 4 rimorchiatori aumenterà l’efficienza di tutto il porto, e quindi potrà scaricarsi sulle tariffe, oppure se comporterà un beneficio per la sola Snam”. Netta però la conclusione dell’autorità marittima: “Per noi c’è un caveat, un avvertimento: la sicurezza viene prima di qualunque valutazione”.