In vista dell’Ets si naviga al buio anche sui surcharge stimati dai vettori
Esaminando i sovrapprezzi per container abbozzati finora da Hapag Lloyd e Maersk, Sea Intelligence evidenzia una grande incertezza sui criteri con cui il costo della tassa sarà ribaltato sui caricatori
A pochi mesi dall’entrata in vigore della tassazione delle emissioni con l’Emission TRading System, nell’Unione Europea tutti concordano sul fatto che si tratterà di un costo significativo, anche se c’è una notevole incertezza sul quantum.
Segnalando che al momento solo due vettori marittimi hanno annunciato nelle ultime settimane indicazioni sui sovrapprezzi stimati, Maersk e Hapag-Lloyd, l’analista Sea-Intelligence rileva che “ci sono molti problemi metodologici nel calcolare il costo dell’Ets per container, dato il modo in cui i regolatori dell’Ue hanno ritenuto di definire l’Ets, e a causa delle incertezze su come allocarlo a livello di Teu. Inoltre, la legge impedisce ai vettori di concordare una formula comune per il sovrapprezzo, con conseguente disallineamento tra i vettori”.
Per Alan Murphy, vertice di Sea-Intelligence “i nuovi numeri presentati da Maersk e Hapag-Lloyd sono solo indicazioni preliminari, poiché dati certi arriveranno solo un mese prima dell’attuazione. Inoltre, le emissioni prodotte nel 2024 dovranno essere contabilizzate e pagate nel settembre 2025. Tuttavia, per coprire il costo nel settembre 2025, il vettore dovrà addebitare un premio, senza sapere quale sarà il costo effettivo nel settembre 2025”.
Le stime per container da 40 piedi vanno da un minimo di 11 a un massimo di 174 euro per box sui vari trade che collegano il continente asiatico all’Europa.
Non sorprende quindi che vi siano grandi differenze nel supplemento Ets tra i due vettori. “Anche osservando i loro livelli relativi, non emerge uno schema: per il traffico del Nord Europa, anche su base andata e ritorno, Hapag-Lloyd indica un sovrapprezzo Ets di gran lunga inferiore a quello di Maersk, mentre per il traffico del Mediterraneo è il contrario. Ciò dimostra che sarà incredibilmente difficile per i caricatori avere una buona panoramica dei costi dell’Ets” conclude Sea-Intelligence.
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