Il porto di Messina traguarda un nuovo terminal ro-ro
Oltre a quella per la struttura di San Filippo (62 milioni di euro di investimento da finanziare), bandite le gare per la progettazione preliminare dell’ammodernamento del porto di Milazzo e del restyling della zona Falcata
Anche quando fosse completato, l’ampliamento del Porto di Tremestieri potrebbe non bastare a sostenere l’intero traffico ro-ro, lato Sicilia, che il Piano regolatore portuale prevede di indirizzarvi, ecco perché “appare opportuno avviare dei percorsi di potenziamento dello scalo che possano poi essere funzionali già all’attuale configurazione operativa ma soprattutto a quella a regime una volta che il nuovo porto sarà completato”.
Lo si legge nel documento di indirizzo alla progettazione che fa parte del bando appena pubblicato dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto insieme a Invitalia per la progettazione di fattibilità tecnico-economica dell’intervento denominato Stretto Link, la realizzazione cioè, in zona San Filippo, di una piastra logistica e di spazi per il preimbarco dei mezzi pesanti, che consentano “agli autisti dei tir di attendere l’imbarco sui traghetti in condizioni di maggiore sicurezza e comfort” ed escludano “soprattutto in maniera definitiva la possibilità che i mezzi pesanti si immettano nelle arterie del centro di Messina. Oltre ai piazzali di stoccaggio dei mezzi in attesa dell’imbarco è prevista la realizzazione di un’area retroportuale per attività logistiche di supporto al tessuto produttivo locale, un vero e proprio district park con funzioni anche doganali”.
In scadenza di mandato a fine mese, l’amministrazione guidata da Mario Mega ha bandito altre due progettazioni preliminari, una per l’intervento “Falcata Revival”, progetto che prevede “la restituzione agli usi urbani dell’area Falcata a Messina, da riqualificare e valorizzare tramite la realizzazione di un parco urbano e di edifici e fabbricati a servizio della comunità portuale”, l’altra per “Hub Eolie”, mirato alla “rifunzionalizzazione ed al potenziamento del porto di Milazzo e a risolvere le annose problematiche di frammistione fra la viabilità urbana e i flussi di mezzi diretti al porto”.
I progetti di fattibilità tecnica ed economica sono stati interamente finanziati dal Fondo progettazione opere prioritarie del Ministero, per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro, di cui 3 per Falcata, 2,6 per San Filippo e 1 per Milazzo. i costi di realizzazione, ancora da finanziare, sono stimati rispettivamente in 52, 62 e 44 milioni di euro.
“Mentre in queste settimane apriamo cantieri per quasi sessanta milioni di euro e ci apprestiamo ad affidare contratti per altri venti milioni di euro già lavoriamo per affidare nuove progettazioni per altri interventi da realizzare nei prossimi anni. I Porti dello Stretto sono entrati in una fase di totale trasformazione per assicurare a passeggeri ed operatori servizi sempre di maggiore qualità nel rispetto dei principi di sostenibilità ed in pieno raccordo con i territori. Risultati che sono possibili grazie alla grande collaborazione che tutto il personale dell’ente sta fornendo, dimostrando grande competenza e consapevolezza del nuovo ruolo che l’AdSP deve svolgere per lo sviluppo dei propri territori” ha commentato Mega.
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