Logistica automotive via mare: i costi aumentano anche in Italia secondo Ecg
L’indice Fvl elaborato dall’associazione mostra tuttavia come la Penisola goda di tariffe favorevoli sul trasporto stradale e per i compound logistici
La logistica automotive, in particolare per la movimentazione di veicoli finiti, costa sempre di più in Europa. Lo ‘certifica’ l’ultimo aggiornamento dell’indice Finished Vehicle Logistics Cost Index, lanciato da Ecg (ed elaborato con il supporto di Pwc Austria) considerando i dati raccolti in Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito per tenere traccia degli incrementi delle tariffe delle varie modalità di trasporto e aiutare i suoi affiliati nella stesura di contratti indicizzati.
Fatto 100 il valore base (ovvero quello del primo trimestre 2019), l’indice – si legge nell’ultima edizione del report – a metà del 2023 aveva infatti raggiunto un valore medio di 158,7, in aumento quindi su quello del primo trimestre dell’anno (157,8).
Si tratta di un dato che tiene conto di diversi indicatori, che rispetto al periodo precedente mostrano andamenti diversi. Registra infatti un lieve calo il costo medio del trasporto stradale (da 125,7 a 123,1), così come quello ferroviario (da 124 a 122,1), mentre aumentano ulteriormente le tariffe del trasporto marittimo (da 240 a 245,9, per effetto dell’aumento della domanda di bunker) e quelle dei compound logistici (da 115,4 a 116,2).
Considerando questo quadro generale, le aziende italiane possono però ritenersi relativamente soddisfatte, considerato che i costi che devono affrontare, pur elevati e molto superiori a quelli del periodo base del 2019, restano inferiori alla media europea. Questo vale anche per i trasporti marittimi che però anche nella Penisola sono di gran lunga superiori a quelli delle prime rilevazioni considerate nello studio.
L’Italia, mostra infatti l’ultima edizione del report, resta innanzitutto il paese tra gli 8 con i minori costi del trasporto stradale (indice a 115,1 punti, in diminuzione rispetto al 118,3 del trimestre precedente).
Inferiore alla media (122,1) è anche il costo del trasporto su ferro, che per la Penisola è pari a 118,5 e quindi in decremento rispetto al primo trimestre 2023 (120,6). Infine l’Italia è anche, tra gli 8, il paese con i costi più bassi per le strutture logistiche, grazie a un indice pari a 110,2 (in flessione sul precedente 110,8).
Non c’è invece molta variabilità rispetto ai costi del trasporto via mare, dove a fronte di una media di 245,9, i valori degli 8 paesi analizzati si muovono in un raggio limitato, dai 243,5 punti della Spagna ai 253,2 della Polonia. L’Italia, con i suoi 245,4 punti (in aumento sui 239,6 del trimestre precedente), resta comunque anche in questo caso al di sotto della media, che come si è visto si attesta a 245,9 punti, pari al 145,9% in più rispetto al valore del gennaio 2019.
F.M.
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