Potrà iniziare a Vado da marzo la costruzione dei cassoni della nuova diga di Genova
Niente VIa regionale per lo spostamento in provincia di Savona della produzione mentre Sinalefi si candida alla gara per assistere i trasferimenti via mare
Non servirà la Valutazione di impatto ambientale regionale per il progetto dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale di spostare a Vado Ligure il sito di produzione della quasi totalità dei cassoni necessari alla realizzazione della nuova diga foranea di Genova.
Lo ha reso noto la Regione Liguria con una nota (anche se ancora non è pubblicato il relativo provvedimento nella apposita sezione del sito dedicata alla procedura), a conclusione della procedura di verifica di assoggettabilità a Via regionale avviata in estate. Il progetto, che aveva già incassato il via libera del Ministero dell’Ambiente, prevede – si legge nella relativa documentazione disponibile nei mesi scorsi – “la costruzione di tutti i cassoni di maggiori dimensioni (T1, T2 e T3, per un totale di 59 cassoni) ed una parte dei restanti (38, di minori dimensioni) presso il bacino portuale di Vado Ligure (SV), residuando a Genova Prà la costruzione solo di una parte dei cassoni di minori dimensioni”. Tuttavia nelle scorse settimane il commissario starordinario della port authority, Paolo Piacenza, con una lettera informale al municipio interessato aveva assicurato che tutti i cassoni saranno realizzati a Vado Ligure (mentre era però ancora in carica il commissario alla diga Paolo Emilio Signornini, fautore del mantenimento in minima parte di Pra’ come sito produttivo).
In ogni caso, a questo punto l’appaltatore, il Consorzio Pergenova Breakwater guidato da Webuild, potrà cominciare i lavori di allestimento del molo di Vado Ligure destinato a realizzare gli impianti per fare i cassoni (testata della piattaforma Apm), che richiederanno circa 4,5 mesi di lavori, e iniziare poi la produzione (quindi a marzo). Il ritardo (il cronoprogramma prevedeva settembre come mese di inizio, sarà recuperato secondo Adsp con l’accelerazione della produzione).
“Il decreto di non assoggettabilità a Via prevede alcune prescrizioni che riguardano l’aggiornamento del piano di monitoraggio della torbidità dell’acqua, il monitoraggio delle emissioni acustiche e la predisposizione di un piano di gestione degli esposti, con l’individuazione di un responsabile che dovrà essere a disposizione dei cittadini in caso di disagi e adottare tutte le precauzioni necessarie” si legge nella nota della Regione Liguria.
Già in pista gli operatori interessati ad offrire al Consorzio Pergenova Breakwater i servizi marittimi necessari al trasferimento dei cassoni da Vado al capoluogo liguri. Fra i partecipanti alla gara indetta per i relativi servizi di agenzia marittima c’è anche la nuova società Sinalefi, la joint venture fra I.L. INvestimenti e Finsea, secondo quanto rivelato in un’intervista a Primocanale dall’amministartore delegato di quest’ultima società, Aldo Negri. Sinalefi è l’azienda vincitrice anche dell’appalto per gestire, come agenzia marittima, le navi impegnate nel trasporto della ghiaia per la costruzione della nuova diga di Genova e il navettamento dei mezzi marittimi impiegati fra la rada e il porto di Genova per i lavori della nuova diga.
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