Quasi 300 professionisti a Genova per il Fincantieri’s Supplier Summit (FOTO)
Oltre 12 mila aziende compongono la base fornitori del gruppo navalmeccanico, provengono da oltre 50 Paesi e 5.700 di queste lavorano nei cantieri italiani; rappresentano complessivamente un fatturato annuo di 158 miliardi di euro e generano un impatto occupazionale di oltre 556.000 dipendenti
Oltre 12 mila sono le aziende che compongono la base fornitori del Gruppo Fincantieri, provengono da oltre 50 Paesi e 5.700 di queste lavorano nei cantieri italiani; rappresentano complessivamente un fatturato aggregato annuo di 158 miliardi di euro e un impatto occupazionale pari a più di 556.000 dipendenti. Il 34% sono società di grandi dimensioni, il 40% medie, il 22% piccole e il 4% micro; cmplessivamente il 66% sono quindi Pmi. Molte di loro, attraverso quasi 300 rappresentanti, hanno preso parte all’Acquario di Genova al primo Fincantieri’s Supplier Summit. I settori di riferimento sono variegati: dalle aziende di servizi alle imprese manifatturiere, passando per i grandi gruppi internazionali specializzati in impianti complessi.
Il comparto della navalmeccanica in Italia include sia cantieri navali maggiori appartenenti al gruppo Fincantieri, sia una moltitudine di imprese manifatturiere e di servizio che contribuiscono alle costruzioni navali con ruoli diversificati, spesso come contractor delle grandi aziende che organizzano i cantieri.
Fincantieri ha fatto sapere di realizzare in Italia circa l’80% dei suoi acquisti rivolgendosi a un parco fornitori composto da Pmi altamente specializzate in diversi macro-settori, per le quali il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero rappresenta un vero e proprio ‘capo filiera’ sia per lo sviluppo dell’innovazione che per l’accesso a nuovi mercati altrimenti difficilmente raggiungibili a causa delle ridotte dimensioni.
La struttura produttiva che Fincantieri ha costruito negli anni si contraddistingue per un livello di ramificazione estremamente consistente in grado di alimentare un “circuito esterno efficiente” composto da oltre 6.800 imprese fornitrici localizzate prevalentemente in Italia (83%).
IL gruppo precisa che il moltiplicatore della produzione di Fincantieri è superiore a 4: per ogni euro di produzione di Fincantieri se ne attivano ulteriori 3 nel resto dell’economia italiana. L’impatto sull’occupazione è ancora più alto: in media i circa 9.700 addetti Fincantieri S.p.A. attivano ulteriori circa 29.000 addetti indiretti di primo livello (appalti con fornitura di manodopera) a cui si aggiungono circa 10.000 addetti di secondo livello (per la fornitura di semilavorati e materiali finiti).
Il moltiplicatore diretto e indiretto dell’occupazione è, quindi, pari a 5. Per ogni addetto Fincantieri se ne attivano poco più di 4 nei settori di fornitura. Inoltre, sono stimabili in circa 13 mila gli ulteriori addetti attivati dalle spese delle famiglie dei 48.000 occupati attivati direttamente e indirettamente. Questo porta il moltiplicatore totale dell’occupazione a 6.
L’eccellenza della produzione di Fincantieri si riflette anche nella sua capacità di esportare. Una delle caratteristiche principali del processo produttivo di Fincantieri è indubbiamente il ricorso significativo ad una fitta rete di imprese in grado di offrire apparati, semilavorati, addetti specializzati e maestranze impiegate direttamente nei cantieri.
Questa filiera di fornitura è in netta prevalenza costituita da piccole e medie imprese italiane. Infatti il 78% del valore totale degli acquisti di Fincantieri Spa, pari a circa 3,1 miliardi di euro all’anno in media nel triennio 2019-2021, è diretto a fornitori italiani di apparati, sistemi e servizi.
Le imprese italiane che costituiscono questo prezioso indotto sono oltre 5.000 in media. L’aumento costante dei volumi di produzione si accompagna anche a un costante aumento nel numero dei fornitori coinvolti durante tutto il processo produttivo e infatti nel 2021 i fornitori di Fincantieri hanno superato le 5.700 imprese.
Alle imprese italiane si affiancano anche oltre 1.000 fornitori stranieri, principalmente europei e nordamericani, da cui Fincantieri ha acquistato componenti e apparati per poco meno di 900 milioni di euro all’anno nel triennio.
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