Grimaldi entrata al 67% nel capitale dell’Autorità Portuale di Igoumenitsa
Confermati dall’armatore partenopeo altri investimenti in Grecia nel porto di Heraklion per 80 milioni di euro
E’ stata ufficializzata a Igoumenitsa con una cerimonia la firma della joint venture fra la Igoumenitsa Port Holding Company costituita dalle società Grimaldi Euromed e Minoan Lines del gruppo armatoriale italiano Grimaldi e dalla greca Investment Construction Commercial And Industrial con la Hellenic Republic Asset Development Fund, fondo che si occupa della gestione e della privatizzazione dei porti e di altri beni pubblici in Grecia.
Alla cerimonia in onore dell’accordo che riguarda la vendita del 67% del capitale dell’Autorità Portuale di Igoumenitsa al gruppo armatoriale italiano Grimaldi – riporta il sito Informare – era presente il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis che, nel suo discorso, ha ricordato che il trasferimento della quota di capitale consente di immettere nelle casse statali dell’Hellenic Republic Asset Development Fund (Hradf) oltre 84 milioni di euro.
“Oggi è un giorno molto importante, non solo per Igoumenitsa, ma per l’intero Epiro, che sta infatti iniziando un viaggio nella nuova era, levando l’ancora da qui, dal suo principale porto, dato che il passaggio della gestione ad un grande colosso dello shipping come il gruppo Grimaldi significa più crescita sia per l’economia nazionale che per quella locale” ha detto Mitsotakis – “Igoumenitsa – ha poi continuato – è il terzo porto più grande del Paese. Si tratta di una porta d’ingresso fondamentale per la nazione, un anello vitale nella catena di approvvigionamento e di trasporto essendo la porta occidentale principale del Paese verso l’Europa, un “ponte” per passeggeri e merci da e per l’Italia. E, nel contempo, uno snodo che collega lo Ionio e l’Adriatico con l’intero Sud-Est del Mediterraneo. Parliamo quindi di un importante porto internazionale, che è in fase di potenziamento e che darà un notevole impulso a molti ambiti della vita economica e sociale».
Il contratto – ha spiegato poi il primo ministro – formalizza una partership economica che è compatibile con le esigenze nazionali. “Voglio ricordare che il pubblico resta azionista dell’organizzazione portuale attraverso Hradf con una percentuale del 33%. Voglio anche ricordare che l’85% del canone concessorio annuale spetta ai Comuni di Igoumenitsa e Filiaton per progetti locali. In altre parole, il nuovo porto diventa un punto di partenza per nuove attività, ma anche per nuove infrastrutture a beneficio dell’intera regione.” ed ha poi aggiunto “Lo stesso gruppo, come dichiarato dallo stesso Grimaldi, sta investendo anche nell’importantissimo porto di Heraklion, proponendo anche lì una cifra vicina agli 80 milioni di euro».
«Ciò dimostra quindi – ha proseguito il presidente del Consiglio dei ministri – che il suo piano aziendale non è isolato, non è limitato a livello locale, e ciò a sua volta indica che la Grecia sta diventando un partner importante di accordi strategici e un campo di grandi investimenti internazionali. Diventa una calamita per capitali transfrontalieri, che si traduce in prosperità collettiva. E vorrei anche sottolineare, in particolare, la dimensione della nascente alleanza strategica che il nostro Paese sta sviluppando con l’Italia. L’Italia è un grande investitore nel nostro Paese. Questo rapporto si amplia ulteriormente con la presenza del gruppo Grimaldi, qui a Igoumenitsa».
Da parte di Emanuele Grimaldi, amministratore del gruppo armatoriale, la sottolineatura dell’obiettivo principale dell’azienda che è quello per cui il porto di Igoumenitsa possa esprimere il suo pieno potenziale a beneficio di tutti gli stakeholder a livello locale, nazionale e internazionale. “Abbiamo un ambizioso piano di investimenti che ha lo scopo di sviluppare ulteriormente l’attività commerciale del porto, quella del segmento dei traghetti, il settore delle crociere e anche le marine” ha dichiarato l’armatore.