Isole minori siciliane: a Caronte&Tourist tutte le rotte in convenzione pubblica
Con l’avvallo del Mit, la Regione accorpa i suoi servizi a quelli nazionali svolti dalla partecipata Sns, garantendo all’armatore altri 5 anni di sovvenzione, un extra di 70 milioni di euro e la copertura dai sequestri della Procura di Messina
Dopo quasi tre anni di altalena durante i quali, scaduta a fine 2020 la convenzione con la Regione Siciliana per i collegamenti marittimi con le isole minori, Caronte&Tourist ha continuato a svolgere il servizio ro-pax in proroga percependo la relativa sovvenzione regionale, l’armatore s’è visto aggiudicare ora tutti i lotti del contratto anche per il prossimo quinquennio.
Lo ha comunicato una nota della stessa Regione, spiegando che “sulla base di un accordo già raggiunto con il ministero dei Trasporti, visto che le procedure per i nuovi contratti sono andate più volte deserte, sarà la compagnia di navigazione Sns (partecipata al 50% da Caronte&Tourist e da Liberty Lines, ndr), che effettua già le corse per conto dello Stato, a effettuare anche i collegamenti attualmente garantiti dalla Regione, che comunque continuerà a finanziarli”.
Le procedure, in realtà, solo in parte sono andate deserte. Al netto della poco chiara (non esistono tracce documentali sul sito degli appalti della Regione) recente procedura negoziata che la Regione avrebbe avviato con 32 non meglio identificati armatori (“di cui 14 stranieri”), infatti, nell’ultima gara almeno in parte tracciata il lotto per le Pelagie da 40 milioni di euro è stato riaggiudicato a Caronte, presentatasi anche per altri due lotti, salvo poi rinunciarvi di fronte al rifiuto di un innalzamento del contributo, come spiegò l’assessore alla mobilità Alessandro Aricò.
Ora si apprende che la Regione porterà l’ammontare della sovvenzione da 129 a 199 milioni di euro: “Il costo integrativo dei nuovi servizi, relativo a quattro lotti (Eolie, Egadi, Pantelleria e Ustica), è stato quantificato in 14 milioni di euro all’anno. Somme che saranno a carico della Regione Siciliana”. In sostanza Caronte&Tourist, oltre alla quota ascrivibile alla parte ro-ro dei 55 milioni annui incassati da Società di Navigazione Siciliana (Sns) per il servizio nazionale con le isole minori, ne incasserà quasi altri 40 ogni anno per i collegamenti regionali.
Essendo percepite da Sns, quindi, tali somme non potranno essere oggetto dei sequestri della Procura di Messina (se non, eventualmente, una volta che Sns distribuisse dividendi agli azionisti), l’altro principale ostacolo al riaffidamento del servizio a Caronte emerso nei mesi scorsi. Sul punto la compagnia si è limitata in una nota a riferire di aver “ricevuto dalla Procura di Messina i necessari chiarimenti riguardo alle modalità attuative del sequestro cautelare disposto nel giugno scorso e quindi superato una precedente situazione d’incertezza”.
Caronte&Tourist, che ha anche comunicato alle segreterie sindacali la sospensione della procedura di licenziamento collettivo avviata a fine agosto, ha espresso “soddisfazione perché si sblocca una situazione che rischiava di compromettere il trasporto marittimo nella Regione Sicilia, con grave lesione dell’interesse pubblico. Va dato atto alla Regione Siciliana di tenacia e acume nel perseguimento dell’obiettivo prefissato”.
A.M.
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