Barcellona s’ispira a Venezia e sposta le navi da crociera lontano dal centro città
Più danni che i benefici dalle navi: oltre 300 scali si sposteranno da Moll de Barcelona alla diga foranea davanti al porto industriale
Mentre in Italia si lavora per cercare di riportare almeno le navi bianche fino a 60.000 tonnellate di stazza lorda alla Stazione marittima gestita da Venezia Terminal Passeggeri, un’altra grande metropoli europea (dopo gli annunci simili arrivati da Amsterdam) s’ispira invece alle decisioni prese nel recente passato in laguna preferendo allontanare le navi da crociera oggi ormeggiate letteralmente a pochi passi dal centro cittadino.
Moll de Barcelona, la banchina più prossima alle Ramblas, al Barrio Gotico e al centro della città, infatti, sono sarà più accessibile. “Il 40% delle navi da crociera si ferma per quattro ore. Non danno un ritorno economico alla città e migliaia di persone sbarcano, creano grandi problemi di mobilità e poi se ne vanno” aveva dichiarato il sindaco Ada Colau al Times all’inizio di quest’anno.
Anche la maggior parte dei crocieristi concorda sul fatto che ci sono troppe persone nei punti caldi più frequentati di Barcellona, secondo un recente sondaggio condotto dall’Universitat Rovira i Virgili per il Comune di Barcellona. “Questi assembramenti non sono più percepiti come un evento eccezionale della stagione estiva: il sovraffollamento è diventato cronico durante tutto l’anno, soprattutto nel Barrio Gotico e intorno alla Sagrada Família” ha dichiarato il ricercatore Aaron Gutiérrez.
Per ridurre l’impatto, il comune di Barcellona ha quindi ordinato alle navi da crociera di allontanarsi dagli ormeggi più prossimi al centro della città. Tutti gli scali delle navi passeggeri saranno quindi gestiti dal molo Moll d’Adossat, situato lungo il frangiflutti del porto industriale circa un miglio più a sud. Il cambiamento comporterà che i passeggeri dovranno andare e tornare dal terminal in autobus dal centro della città.
Secondo il porto di Barcellona, il cambiamento interesserà circa 300-340 scali all’anno.
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