Al via il progetto European Patrol Corvette che programma nuove navi militari in collaborazione europea
Si tratta della prima fase dell’Epc che ha un valore di 87 milioni di euro e riguarda la progettazione della Modular e Multirole Patrol Corvette, nave da combattimento di superficie di seconda linea
Sono stati firmati dall’Organizzazione per la Cooperazione in materia di Armamenti (Occar) con il Consorzio coordinato da Naviris (joint venture 50/50 Fincantieri e Naval Group) e che riunisce Fincantieri (It), Naval Group (Fr), Navantia (Es) e altri componenti da Grecia, Danimarca e Norvegia, tutti i documenti contrattuali relativi alla Modular and Multirole Patrol Corvette (Mmpc) per l’attuazione della prima fase del progetto European Patrol Corvette (Epc), l’innovativo programma di navi militari sviluppato in modo collaborativo da diverse Marine e membri dell’Unione Europea.
Il valore complessivo di questa prima fase è di 87 milioni di euro ed è fortemente supportato dalla Commissione Europea (Ce) attraverso il Fondo Europeo per la Difesa (Fed). Infatti, 60 milioni saranno finanziati dalla Commissione sotto forma di “contributi” mentre i restanti 27 milioni saranno finanziati dagli Stati membri (Italia, Francia, Spagna, Grecia, Danimarca e Norvegia) che hanno deciso di sostenere il progetto. Occar gestirà l’intero scopo del progetto, agendo come autorità concedente, su mandato della Commissione europea, e come autorità per il contratto, su mandato degli Stati membri sopra menzionati.
Nella stessa giornata i delegati delle aziende hanno firmato un accordo consortile che mira a regolare l’esecuzione del bando, massimizzando le sinergie e la collaborazione tra le industrie cantieristiche europee.
Più nel dettaglio: con una durata di 24 mesi, questo primo contratto Mmpc mira a fornire il progetto iniziale di una nuova classe di navi per la Difesa, la European Patrol Corvette (Epc), lanciata nel contesto di un progetto Pesco. Le suddette cinque Marine hanno ufficialmente aderito al progetto (mentre Romania, Irlanda e Portogallo sono osservatori) per definire insieme i requisiti per una nave da combattimento di superficie di seconda linea, di circa 110 metri di lunghezza e 3.000 tonnellate di stazza, in grado di sostituire in un prossimo futuro diverse serie di navi, da pattugliatori alle fregate leggere. Inoltre, Norvegia e Danimarca stanno sostenendo il progetto attraverso la partecipazione della loro industria nazionale.
La Epc includerà inizialmente due varianti principali: Long Range Multipurpose e Full Combat Multipurpose, massimizzando in entrambe le innovazioni, le sinergie e la contaminazione tra i tre principali cantieri navali europei Naval Group, Fincantieri, Navantia.
Il programma Epc rappresenta un passo avanti nella cooperazione europea per la Difesa – viene spiegato nella nota – e contribuirà quindi fortemente alla sovranità europea nel settore delle navi di seconda linea, rafforzando l’industria continentale, aumentandone l’efficienza e riducendo i ritardi per passare dalle necessità militari alla consegna alle Marine. Sviluppando insieme una nuova e “di rottura” classe di navi, le quattro aziende mirano a garantire e promuovere una sovranità europea basata su competenze e know-how in-house continentali.
Il progetto Epc è fortemente sostenuto dalla Commissione Europea e dagli Stati membri partecipanti. La Commissione europea ha aperto un bando denominato Mmpc – Modular and Multirole Patrol Corvette – per il quale Naviris ha coordinato l’elaborazione di una proposta unendo le competenze di un consorzio europeo (40 aziende in 12 Paesi) che è stata presentata a dicembre 2021. Questa proposta è stata selezionata a luglio 2022 con un contributo per una fase iniziale di due anni di progettazione, sviluppo tecnologico e definizione di metodologie, regole e standard di lavoro condivisi. Il programma intende crescere con le competenze di diverse società europee specializzate, in linea con la strategia della Commissione Europea, le strategie di difesa degli Stati membri partecipanti e le esigenze delle Marine.
Questa firma evidenzia le capacità delle nazioni, attraverso la gestione dell’Occar, di lavorare efficacemente insieme e di mettere in comune il know-how delle loro industrie navali, per sostenere le Marine europee. Mostra anche quanto possa essere importante ed efficace il Fed per sostenere gli Stati membri europei nello sviluppo delle capacità nell’ambito della Difesa made-in Europe – continua la nota.
Basata su tecnologie innovative e “di rottura”, la nuova classe metterà in mostra navi smart, innovative, economicamente accessibili, sostenibili, interoperabili e flessibili progettate per adempiere a un ampio raggio di missioni in un contesto in continua evoluzione. A seconda dei requisiti specificati da ogni Marina, le unità saranno in grado di svolgere un’ampia gamma di missioni in contesti operativi diversi, come la sorveglianza in alto mare con un elevato grado di autonomia o missioni di law enforcement e sovereignty affirmation più vicine alla costa, adatte alle esigenze delle diverse Marine – conclude il comunicato congiunto.
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