Non prima del 2028 il ritorno in equilibrio tra offerta e domanda di stiva container
Secondo Sea-Intelligence una situazione simile a quella del 2019 si vedrà solo tra 5 anni, nella migliore delle ipotesi
Per rivedere una situazione di equilibrio tra domanda e offerta di trasporto via mare di container bisognerà aspettare, nella migliore delle ipotesi, fino al 2028. A questa conclusione è arrivata Sea–Intelligence sulla base di una analisi che, spiega, si basa su alcuni assunti relativamente ottimistici.
Il primo è che i volumi trasportati cresceranno anno su anno in media del 3,8% a partire dal 2024, seguendo quindi una tendenza in linea con quella vista negli anni tra il 2011 e il 2019. Questo, a fronte di un aumento della capacità di trasporto tra il 2023 e il 2016 calcolata sulla base dell’attuale portafoglio ordini di portacontainer e successivamente di un incremento solo dell’1,3% annuo (ipotizzando quindi che, dopo il boom, il trend si attesti sul livello più basso tra quelli osservati nell’ultimo decennio, e pari precisamente a quello riscontrato nel 2016).
Ultimo presupposto della analisi di Sea-Intelligence è quello che la società ha chiamato ‘fattore strutturale’, ovvero la convinzione che il divario tra l’incremento dell’offerta e quello della domanda di stiva possa assestarsi sui 2,2 punti percentuali perché il mercato resti in una situazione di equilibrio.
Con queste premesse, Sea-Intelligence ha concluso quindi che l’equilibrio nel mercato si rivedrà, come detto, nel 2028, anno in cui l’eccesso di crescita della capacità (sulla domanda di trasporto) scenderà all’1,8%. Negli anni precedenti, evidenzia l’analisi, questa sarà nell’ordine su questi livelli: dell’11,7% nel 2023, del 13,5% nel 2024, del 12,5% nel 2025, dell’8,8% nel 2026, e del 4,1% nel 2027. Dopo l’anno ‘zero’ 2028, il valore entrerà invece in territorio negativo, segnando secondo le stime -0,4% nel 2029 e -2,6% nel 2030.
Questo, sottolinea ancora una volta la società di analisi, dando per assunte le premesse di cui si è parlato sopra, ovvero escludendo un’esplosione della domanda globale di container, il verificarsi di un’altra pandemia (o comunque di un altro evento in grado di assorbire grandi quantità di stiva), oppure una massiccia messa fuori servizio della flotta globale o, ancora, uno stop agli ordini di nuove unità. Tuttavia, mette ulteriormente in guardia Sea-Intelligence, se la crescita della domanda fosse minore o se l’aumento dell’offerta dovesse essere superiore rispetto alle previsioni, per rivedere uno stato di equilibrio (ovvero una situazione simile a quella del 2019) bisognerà aspettare il 2030, se non oltre.
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