Sindacati in fibrillazione dopo le parole di Salvini sulla riforma portuale
Le esternazioni sul futuro commissariamento dei presidenti di Autorità di sistema portuale in vista della riforma hanno innescato le reazioni di Uiltrasporti e Filt Cgil pronte a dare battaglia
Riforma dei porti, Tarlazzi (Uiltrasporti): commissariamento autorità sistema portuale sarebbe scelta inutile e dannosa
Roma, 28 ottobre – “Ci sfugge assolutamente quale possa essere l’utilità di un commissariamento delle autorità di sistema portuale se non quella di bloccare il sistema di pianificazione e investimenti del settore, proprio in un momento come questo in cui è fondamentale portare a termine i progetti avviati con il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza”. Così si è espresso il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, commentando le parole del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, che all’assemblea pubblica di Confitarma ha dichiarato che la riforma del porti a cui il Governo sta lavorando potrebbe prevedere il commissariamento delle autorità di sistema.
“La riforma dei porti – ha continuato Tarlazzi – deve servire ad aggiornare e migliorare i punti deboli di un sistema che ha dimostrato di funzionare e di poter garantire al mondo portuale italiano di resistere a momenti di crisi come ad esempio durante la pandemia. A nostro avviso – ha concluso il segretario generale Uiltrasporti – le Autorità di sistema vanno supportate e messe in condizione di lavorare, mantenendo sicuramente la loro natura pubblicistica, in un quadro di regole che tuteli il lavoro portuale e lo sviluppo equilibrato delle aziende. È necessario che si sviluppi una vision di sistema paese nella quale il Mit svolga un ruolo di pianificazione, indirizzo e controllo affinché non si realizzino posizioni dominanti che possano pregiudicare lo sviluppo del sistema portuale italiano nel suo complesso”.
Poche ore più tardi è intervenuta sul tema anche la Filt Cgil sostenendo che “si rischia di gettare nel caos il settore della portualità italiana” e aggiungendo che “le ipotesi avanzate da Salvini e Rixi di commissariamento delle Autorità di Sistema Portuale e di modifica della loro natura giuridica si calano dentro uno scenario particolarmente delicato sotto diversi punti di vista, non ultimo l’imminente apertura del tavolo di rinnovo del contratto nazionale di lavoro di categoria e mettono a repentaglio gli investimenti in atto, soprattutto quelli legati al Pnrr”.
“Per noi – ha sottolineato la federazione dei trasporti della Cgil – è assolutamente indispensabile approcciarsi al tema della riforma della portualità con grande attenzione, attraverso proposte mirate che salvaguardino gli attuali assetti derivanti dalla legge 84/94, favorendo lo sviluppo equilibrato del settore portuale nazionale senza creare inutili e dannose incertezze. Restano, inoltre, ancora troppi i problemi aperti nel settore che stanno penalizzando fortemente le lavoratrici e i lavoratori, a partire dall’assenza dei decreti attuativi sul fondo di accompagno all’esodo e sul divieto di autoproduzione, fino alla mancanza di interventi sulla questione della salute e sicurezza in ambito portuale”.
Filt Cgil ha concluso il suo intervento dicendo: “Rinnoviamo nuovamente al Mit la richiesta di ascoltarci attraverso un confronto costante e non sporadico. Diversamente non assisteremo con le mani in mano perché la portualità non può essere riformata senza un vero coinvolgimento del mondo del lavoro”.
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