Il taglio dell’indennità di malattia dei marittimi in Finanziaria agita i sindacati
Filt Cgil, Uiltrasporti e Orsa ventilano lo sciopero, protestano anche Fit Cisl e Federmar Cisal
Dopo l’apparizione nella prima bozza della manovra finanziaria, la norma che taglia l’indennità di malattia dei marittimi è stata confermata in tutte le successive versioni del provvedimento e i sindacati hanno cominciato a fibrillare.
“Questo provvedimento andrebbe ad aumentare i disagi che già i marittimi abitualmente subiscono, ovvero i gravi, reiterati ritardi nell’erogazione dell’indennità di malattia. Questa norma non tiene conto della specificità e delle peculiarità del lavoro marittimo, quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo, i lunghi periodi di navigazione e d’imbarco, nonché le condizioni particolarmente delicate e gravose in cui tali compiti vengono svolti. Quanto evidenziato, nel tempo, può seriamente compromettere la salute psico-fisica. Per questi motivi occorre rafforzare il sistema di diritti e tutele e non depotenziarlo come accadrebbe in questo caso se tale norma venisse approvata” ha commentato la Fit Cisl, chiedendo “la cancellazione di tale articolo dalla Manovra 2024”.
“Il Governo cancelli l’articolo della bozza di manovra che penalizza la retribuzione dei lavoratori marittimi con una riduzione dell’incidenza dell’indennità di malattia, limitandola al solo 60%” ha ribadito anche la Filt Cgil sottolineando che “si andrebbe a decurtare il diritto ad ammalarsi dei lavoratori e delle lavoratrici del mare. Questa previsione normativa andrebbe a penalizzare un mondo del lavoro già molto danneggiato dal sistema di garanzia salariale in caso di malattia che non viene garantita in tempi certi e influirebbe negativamente anche sulla sicurezza del lavoro marittimo che è altamente usurante. Inoltre tale norma pone una serie di criticità importanti al rinnovo, già avviato, del contratto nazionale dell’industria armatoriale”. Il sindacato si è detto “pronto a mettere in campo ogni azione di protesta utile a far rispettare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del mare”.
“Monitoreremo con attenzione l’evoluzione del percorso legislativo preparandoci anche ad uno sciopero per far rispettare i diritti dei lavoratori del mare” ha fatto sapere Uiltrasporti, ritenendo “questa norma molto pericolosa, perché indurrebbe i lavoratori marittimi a non usufruire delle giuste cure mediche e li esporrebbe a rischi sulla salute personale e a rischi durante lo svolgimento delle attività lavorative”.
Il sindacato Orsa Marittimi si è dichiarato “pronto a mettere in campo eventuali manifestazioni o scioperi se i diritti di questa categoria di lavoratori vengano ignorati o modificati” e anche Federmar Cisal ha chiesto “l’abolizione del dettato di tale articolo, che evidentemente non tiene conto delle particolari condizioni del lavoro marittimo, soggetto a usuranti e stressanti peculiarità”.
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