Mattioli si congeda, a Mariella Amoretti la presidenza ad interim di Confitarma
Secondo il timoniere uscente la scissione del 2018 e la nascita di Assarmatori non ha aiutato con la politica e le istituzioni abituate da sempre ad avere un’unica voce
L’era di Mario Mattioli alla presidenza di Confitarma termina oggi, martedì 31 ottobre 2023.
Fugando gli ultimi dubbi sul termine della sua proroga al vertice, è stato il diretto interessato a comunicarlo con una lettera indirizzata ai soci, ai consiglieri della Confderazione Italiana Armatori e ai probiviri di Confindustria nella quale ricorda che la data odierna era stata fissata proprio da viale dell’Astronomia per arrivare alla nomina del nuovo presidente. “In caso di mancata elezione entro questa data, al presidente subentra, automaticamente, il vicepresidente più anziano, che avrà il compito di ‘dare impulso e vigilare sulla costituzione della Commisione di designazione’ e svolgere l’ordinaria amministrazione in attesa dell’elezione del nuovo presidente” scrive Mattioli. Secondo indiscrezioni non confermate sembra intenzionato a candidarsi Mario Zanetti (Costa Crociere) al quale potrebbe forse contrapporsi Guido Grimaldi (Grimaldi Group).
Ricordando poi che l’ultimo Consiglio federale del 24 ottobre scorso ha deliberato che si tenesse un ulteriore giro di consultazioni con la Commissione di designazione (formata da Nicola Coccia, Paolo d’Amico ed Emanuele Grimaldi) per individuare il nome del prossimo timoniere della Confederazione, il presidente uscente saluta “con grande piacere il vicepresidente Mariella Amoretti che da domani, 1° novembre, avrà l’incarico di accompagnare la Confitarma in attesa del completamento delle nuove consultazioni, della votazione del Consiglio su un candidato designato alla presidenza e della votazione assembleare di nomina, così come previsto dal nostro statuto”.
Mattioli prima di congedarsi ci tiene però a fare alcune considerazioni maturate in questi sei anni di mandato. “Un’assoiazione come la nostra, di categoria, fonda la sua forza e autorevolezza principalmente sui suoi associati e sulla loro unità. Confitarma è forte e autorevole da ben centoventiue anni! La nostra assemblea pubblica dello scorso 27 ottobre lo ha ben testimoniato”.
Un passaggio della lettera è dedicato ad alcune criticità incontrate dal 2017 ad oggi, fra cui il Covid-19, il conflitto russo-ucraino, i grandi dossier internazionali, ma anche “la scissione del 2018 e la nascita di Assarmatori” che “ha originato una duplice voce per le richieste del nostro settore, spesso distonica perchè per giustificare il dualismo bisogna nche rimarcare le diversità, e questo non ha aiutato con la politica e le istituzioni abituate da sempre ad avere un’unica voce. Abbiamo imparato – scrive Mattioli – che uno più uno in questo caso non fa due ma quasi zero!”.
Significative anche le parole dedicate dell’ormai ex presidente ai personalismi (che più d’uno nell’associazione attribuiscono in particolare a Grimaldi): “Se dovessimo tutti rispondere ad un unico ‘dominus’, allora il pluralismo diventerebbe individualismo, dove forse è piu rapida la sintesi. Ma noi sintesi sempre l’abbiamo fatta e sempre la faremo , soprattutto quando le idee sono diverse. Mi auguro che in Confitarma il pluralismo e il dibattito – anche acceso ma franco, costruttivo e vivace, che abbia come obiettivo l’unita ‘ dell’ associazione – sia sempre una costante”.
Nelle ultime righe della sua lettura Mattioli auspica che “in questa associazione si discuta, si dibatta, eventualmente anche con toni un po’ accesi, perchè questo è segno di dinamismo, di vivacità. In quest’ultimo periodo abbiamo avuto notizie di ‘spaccature’ tutti i santi giorni! Significa pluralismo, il sale di tutte le politiche democratiche e illuminate”.
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