Il Gruppo Osanna valuta di investire sul Cantiere Vittoria di Adria
Il cantiere non commenta mentre il tribunale sarà chiamato a esprimersi sul salvataggio la prossima primavera
Francesco Osanna, fondatore e amministratore delegato del Gruppo Osanna con sede a Latina sta valutando l’acquisizione della maggioranza del Cantiere Navale Vittoria. La notizia, pubblicata oggi sul Corriere Veneto, potrebbe rappresentare una vera svolta per il cantiere di Adria che – come riportato recentemente da SHIPPING ITALY – ha da poco avviato la procedura per la composizione negoziata della crisi che sta attraversando che riguarda il destino di oltre 70 dipendenti e di altri 300 occupati nell’indotto. L’azienda si è rivolta al tribunale di Rovigo dopo essersi vista rifiutare il rinnovo delle linee di credito dalle banche.
La parte attiva del Cantiere Vittoria consta di un portafoglio di commesse per 114 milioni di euro e di un valore del magazzino per 38 milioni di euro. I debiti verso i fornitori sono circa 15 e l’esposizione verso le banche è intorno ai 20 milioni, ed è per questo che le linee di credito sono state bloccate.
A determinare la difficoltà del cantiere, come risulta dalla relazione al suo bilancio 2022, è stata la fase pandemica caratterizzata dal rallentamento della produzione a causa dei ritardi nelle forniture aggravato in seguito dalla guerra e inoltre: “Il conflitto russo-ucraino ha provocato un improvviso incremento dei costi dei materiali, in particolare l’acciaio, che non si è riusciti a trasferire sui clienti” riporta il documento. L’azienda è quindi intervenuta chiedendo al tribunale le misure protettive che riparano dalle pretese dei creditori come appunto quella di trovare un investitore che entri nella maggioranza del capitale della società.
La procedura si concluderà a inizio novembre, quindi il tribunale avrà 180 giorni per esprimersi. Nel frattempo il Cantiere Vittoria non ha rilasciato alcun commento al proposito del possibile investimento da parte dell’imprenditore Osanna.
Il Cantiere Vittoria è stato fondato dalla famiglia Duò nel 1927 ed è tutt’oggi sotto il suo controllo. La famiglia intenderebbe con questo progetto di ristrutturazione cedere la maggioranza delle azioni e anche uscire (come annunciato a settembre) dalla divisione Vittoria Yachts rimanendo dunque solo nella divisione della cantieristica navale specializzata nella realizzazione di imbarcazioni destinate alla difesa che conta fra i suoi clienti i principali corpi d’armata, ministeri e marine del bacino del Mar Mediterraneo e non solo. Il cantiere navale Vittoria nel corso della sua attività ha varato oltre novecento tra navi e imbarcazioni di vario tipo.
Fra i potenziali investitori, secondo quanto risulta a SHIPPING ITALY, nel recente passato era emerso anche il nome di Fincantieri.
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