Il presidente Giani si è espresso anche sulla questione della cassa integrazione per circa 1400 operai che scadrà a fine anno: “E’ necessaria una proroga. Se il Governo dovesse tentennare sulla cassa integrazione andrò personalmente sotto palazzo Chigi a protestare. Piombino e la Toscana hanno dato una mano all’Italia quando si è trattato di trovare una soluzione all’emergenza energia ospitando a tempo record il rigassificatore. Sarebbe assurdo e profondamente ingiusto se ora l’Italia non desse una mano a Piombino per far ripartire l’industria siderurgica e per il sostegno agli operai”.
Metinvest-Danieli: sempre più vicino il possibilile insediamento a Piombino
La risposta ci sarà entro l’anno secondo il presidente della Regione Toscana che si impegna a pretendere il prolungamento della cassa integrazione per i 1400 operai
L’insediamento a Piombino del gruppo siderurgico formato dalla cordata Metinvest-Danieli, già in pista e suffragato da dichiarazioni ottimiste rilasciate ai media un mese fa dal presidente del Gruppo Danieli, Giampietro Benedetti, dopo il definitivo abbandono del progetto di insediamento a Porto Nogaro, sembra sempre più concreto.
Oggi, a ritenere l’operazione credibile, è anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che, dopo aver ascoltato tutte le parti, in una intervista con Il Telegrafo, si è detto convinto della possibilità della realizzazione del piano da due miliardi di euro che prevede una nuova fabbrica siderurgica a Piombino in grado di convivere con le attuali attività del Gruppo Jsw ( inizialmente molto perplesso all’idea di un ulteriore ingresso nel porto toscano di questa attività).
Riassumendo il pensiero del presidente Giani il piano Metinvest Danieli ha avuto riscontri positivi anche in considerazione della solidità del Gruppo che vuole aprirsi all’Europa e trova in Piombino oltre al porto e all’area industriale anche il valore aggiunto della cultura dell’acciaio.
Rispetto al problema della competitività fra Metinvest-Danieli e il gruppo Jsw sono stati chiariti dei punti nodali fra i quali in primis la differenza del tipo di produzione (laminati piani per Metinvest e laminati lunghi per Jsw) che non crea sovrapposizione di mercato, ma al contrario offre anche opportunità: “Jsw potrà continuare a produrre rotaie, anzi potrà avere anche nuove opportunità in Ucraina che è un paese molto grande, e che quando entrerà in Europa avrà l’esigenza di rimodulare agli standard europei la propria rete ferroviaria” ha evidenziato Giani.