Msc decisiva per le sorti della demolizione dell’eccesso di stiva
Con un quarto delle navi di oltre 20 anni in flotta, le decisioni della compagnia ginevrina in termini di dismissione determineranno la velocità di riequilibrio fra domanda e offerta
Secondo una nuova analisi di Alphaliner, una nave su cinque della flotta container mondiale è pronta per essere demolita e la più grande compagnia di navigazione del mondo, Msc, copre quasi il 25% di tutte le portacontainer di età pari o superiore a 20 anni. Di conseguenza, la decisione di Msc su quando rottamare e in quale quantità potrebbe influenzare le sorti di molte altre compagnie di navigazione interessate alle proiezioni di sovraccapacità che affliggono il settore.
In totale, 145 delle 330 navi di linea di seconda mano che MSC ha acquistato da quando, nell’agosto 2020, ha dato il via a un’ondata record di acquisti di navi portacontainer hanno più di 20 anni. Secondo Alphaliner, la flotta mondiale di navi con più di 20 anni conta attualmente circa 1.200 esemplari per una capacità totale di circa 2,9 milioni di teu, che rappresentano poco più del 20% della flotta totale e il 10,5% della capacità di trasporto.
Il trasporto marittimo di container sta entrando in una fase di rinnovamento della flotta che si ripete da una generazione all’altra, con un portafoglio ordini da record. Due settimane fa l’organizzazione marittima BIMCO ha riferito che le navi portacontainer hanno raggiunto l’età media più alta mai registrata, 14,2 anni, la più alta dei tre principali settori navali. La flotta di rinfuse secche ha un’età media di 11,9 anni, mentre le navi cisterna hanno un’età media di 12,8 anni.
I dati di Clarksons Research mostrano che ci sono 902 navi portacontainer in ordine, un massimo storico, pari al 25% della flotta esistente. Nonostante la significativa flessione dei noli di container registrata negli ultimi 15 mesi, la demolizione di navi nel 2023 è rimasta tuttavia basso rispetto agli ultimi 10 anni. Nei primi nove mesi sono state riciclate 57 navi rispetto alle 81 della media dei 10 anni precedenti.
L’esigenza di rottamazione è destinata a crescere, dato che il trasporto marittimo di container si trova ad affrontare molti trimestri di rosso e che i dati di Clarksons mostrano che il 2,5% della flotta attuale ha già più di 25 anni. Secondo l’ultima Container Market Annual Review and Forecast della società di consulenza britannica Drewry, nel 2024 i vettori di container dovrebbero registrare una perdita complessiva di 15 miliardi di dollari. Drewry prevede che la crescita della flotta e della domanda non sarà sincronizzata prima del 2026.
Più pessimisti gli analisti di Sea-Intelligence, che indicano il 2028 per l’assorbimento della sovraccapacità di tutta la nuova capacità in uscita dai cantieri asiatici, in linea con l’andamento successivo alla crisi finanziaria globale di 15 anni fa: “Si tratterebbe di un periodo di otto anni, che è, in sostanza, lo stesso del ciclo dalla crisi finanziaria di fine 2008 fino al ripristino dell’equilibrio nel 2017”.
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