Transito nel Canale di Panama da record: pagati da una nave 4 Mln $
La tariffa per uno slot di transito nel Canale di Panama è stata pagata da una petroliera che trasporta Gpl
Il gruppo armatoriale giapponese Eneos ha pagato 3,975 milioni di dollari per superare altri competitor e aggiudicarsi il transito nella sempre più congestionata via d’acqua del Canale di Panama.
L’asta per assicurarsi il passaggio si è svolta ieri 8 novembre. I quasi 4 milioni di euro sborsati dalla compagnia – che rappresentano il record del più alto costo applicato per questo servizio ad oggi – si sono aggiunti a quelli delle normali tariffe di transito che vengono pagate dalle compagnie e che sono mediamente di circa 400.000 dollari.
“Si sfiorano i 4,5 milioni di dollari per usare il canale, quindi questo sta mettendo fuori gioco molte navi” ha risposto durante una conference call mercoledì sullo stato di utilizzo del canale Oystein Kalleklev, amministratore delegato di Flex Lng Ltd. e Avance Gas Holding Ltd.
E’ ormai da mesi che la coda per attraversare il Canale di Panama è molto lunga, tanto che alcuni dati riportavano alla fine di agosto 135 navi in attesa di navigare nei quasi 82 chilometri che collegano gli oceani Atlantico e Pacifico; numeri che rappresentano un aumento del 50% rispetto alla normalità.
A causare il problema è stata la prolungata siccità che ha abbassato il livello dell’acqua nei laghi interni e costretto gli operatori del canale a ridurre il numero dei passaggi delle navi attraverso le sue chiuse. In condizioni normali sul canale vengono trasportate più di mezzo miliardo di tonnellate di merci all’anno.
L’autorità ha intanto annunciato restrizioni sempre più critiche e al contempo consente alle shipping company di fare offerte per accelerare i tempi di attesa; solo nel mese scorso ha organizzato 140 aste e tre di queste hanno superato il milione di dollari di valore.
Ci sono diversi fattori che potrebbero peggiorare la situazione: uno fra questi è l’avvicinarsi delle festività natalizie e l’alta domanda che porta con sé. E fra le conseguenze potrebbe esserci anche quella della scarsa disponibilità di alcune merci e – in particolare – proprio dei prodotti energetici (Gnl e petrolio). Tutte considerazioni che portano, una volta di più, alla valutazione della criticità della globalizzazione e dell’alternativa data dal nearshoring (dell’avvicinamento delle attività al mercato per evitare i rischi dei blocchi nei trasporti).
L’Autorità del Canale di Panama – che ha confermato il nuovo record dell’asta appena aggiudicata – non ha comunque nominato il vincitore, ma solo informato che la nave transiterà verso nord il 15 novembre e che trasporta gas di petrolio liquefatto.
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