Ceduto per demolizione il traghetto Logudoro di Rfi
Fermo dal 2016, il mezzo sarà smantellato in uno dei cantieri autorizzati dalla Commissione Europea
Capolinea arrivato per il Logudoro, il datato traghetto di Rfi (costruzione del 1988) che da anni giace in disarmo nel porto di Messina, dopo essere stato anche al centro di una controversia giudiziaria. Il mezzo, ha confermato a SHIPPING ITALY la stessa società del gruppo Fs, è stato infatti finalmente ceduto per demolizione e sarà smantellato “in un cantiere inserito nell’elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi, secondo gli standard imposti dal regolamento Ue n. 1257/2013”, non appena sarà “terminato l’iter procedurale relativo al trasferimento”.
Rfi non ha fornito al riguardo ulteriori dettagli, pertanto non è noto quale sarà la struttura a occuparsi delle operazioni, né la sua nazionalità, anche se appare verosimile che, date le condizioni del mercato e l’essere il Logudoro da anni fermo a Messina, la destinazione finale potrà essere uno dei cantieri turchi della zona di Aliaga. Questa peraltro è anche l’ipotesi che circola sulla pagina Facebook Associazione Ferrovie Siciliane, dove è comparsa una immagine recente della nave con, si evidenzia, “logo dell’armatore e del compartimento marittimo cancellati”.
Nemmeno è noto se la nave sia stata ceduta direttamente al cantiere, o se vi arriverà per il tramite di un intermediario che potrebbe essersi impegnato a far svolgere lo smantellamento in un cantiere della lista europea.
Realizzato nel 1988 nello stabilimento palermitano di Cantieri Navali Riuniti, il Logudoro era stato inizialmente impiegato sulle rotte passeggeri per la Sardegna fino alla conversione, nel 2000, in unità per trasporto merci, anche ferroviario. Dal 2012 il traghetto è stato in servizio sullo Stretto, collegando Sicilia e Calabria, fino al pignoramento disposto a suo carico nel 2016 a conclusione di una vicenda giudiziaria che aveva visto contrapposti Rfi e alcuni marittimi che, dopo alcuni anni di precariato, si erano visti riconoscere il diritto a un contratto a tempo indeterminato e al soddisfacimento dei relativi benefici economici, dai quali erano discesi crediti per oltre 300mila euro. Da quell’anno il mezzo giace, come detto, in disarmo nel porto di Messina.
Lungo 145 metri, largo circa 18 e con 6.505 tonnellate di stazza lorda, il Logudoro nella sua ultima configurazione è in grado di ospitare 12 passeggeri ed è dotato di quattro binari per il trasporto di convogli ferroviari.
F.M.
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