Piano dell’Interporto della Toscana Centrale per quadruplicare i treni merci e produrre energia verde
L’obiettivo è produrre 2,8 milioni di kilowattora di energia green e creare collegamenti ferroviari con i porti prima di Livorno e poi di La Spezia. Previsti centocinquanta camion in meno a settimana sulla Fi-Pi-Li
Nel piano industriale dell’Interporto della Toscana Centrale approvato in questi giorni dal CdA i due obiettivi principali per traghettare l’infrastruttura verso la fine del 2025 – quando con lo sblocco delle gallerie della Direttissima si apriranno nuovi scenari di collegamento col nord Italia e il nord Europa – sono quelli di quadruplicare il numero di treni merci all’interno del terminal intermodale e produrre 2,8 milioni di kilowattora di energia green grazie al nuovo sistema di impianti fotovoltaici.
La strategia di Napolitano per quadruplicare i numeri dell’intermodalità è iniziata – spiega l’interporto in una nota – con il primo anno di insediamento in cui ha tessuto relazioni a livello locale, regionale e nazionale per garantire centralità in Italia all’Interporto della Toscana Centrale e che lo hanno portato alla vicepresidenza nazionale di Uir (Unione Interporti Riuniti). “Fra le norme che ho sostenuto con forza c’è stata l’introduzione anche in Toscana del Ferro Bonus, cioè di quel provvedimento che auspico venga inserito entro il 31 dicembre nella legge di bilancio regionale, che renderà sostenibile economicamente il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma. Entrando nel dettaglio, grazie al Ferro Bonus l’uso dei treni merci sarà più conveniente rispetto agli spostamenti su strada. Non solo. Con questa misura avremo un netto risparmio ambientale perché libereremo la FiPiLi e l’A11 da centocinquanta tir a settimana. Su questo tema ho dialogato in forte sinergia con la Regione e l’assessore Baccelli per condividere come il Ferro Bonus rappresenti lo strumento per rendere definitivamente operativa l’intermodalità in Toscana” ha dichiarato l’amministratore delegato.
A fianco dello sviluppo dell’intermodalità, l’Interporto della Toscana Centrale ad inizio 2024 darà il via a un progetto green con l’operazione fotovoltaico, che prevede la dotazione di pannelli su tutti i tetti degli immobili di proprietà dell’infrastruttura di Gonfienti. La produzione sarà di 2,8 milioni di kilowattora di energia verde, e l’ambizione successiva sarà di trasformarla in idrogeno. In questo modo i mezzi sul terminal intermodale non viaggeranno più a gasolio, e la parte restante potrà essere stoccata nella nascente stazione di servizio multicarburante da realizzare al Varco 1 (lato Perfetti Ricasoli). “Un progetto che vede come partner Estra – sottolinea Napolitano -, e che renderà l’Interporto un modello virtuoso su scala nazionale, in grado di ridurre costi e impatto sull’ambiente”.
Infine il piano industriale riguarda la riqualificazione di mille metri quadrati di uffici a Gonfienti: un progetto che nasce dalla sinergia col mondo della logistica, il cui tessuto imprenditoriale chiede all’Interporto spazi per formazione, convegnistica, e riunioni. L’Interporto ha deciso di destinare mille metri quadri di uffici, già arredati e da subito operativi, alle esigenze formative e convegnistiche degli operatori presenti nell’infrastruttura intermodale.
“Ringrazio l’amministratore delegato per l’impegno sul nuovo piano industriale – conclude il presidente dell’Interporto della Toscana Centrale Francesco Querci -. Un piano ambizioso, che guarda al futuro e che rafforza la collaborazione con gli operatori presenti all’interno degli spazi intermodali. Il dialogo con i soci è costante e speriamo che continuino a stare al nostro fianco per assicurare piena realizzazione alle progettualità”.
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