L’Adsp di Taranto ha firmato il contratto per il dragaggio del Molo Polisettoriale
Le prove sulla tenuta della vasca termineranno fra una settimana ma nel frattempo l’ente si è portato avanti affidando i lavori a Fincosit
Le prove di tenuta della vasca di colmata devono ancora terminare, ma l’Autorità di sistema portuale di Taranto ha già firmato il contratto con il soggetto che eseguirà il dragaggio di 2,3 milioni di metri cubi del Molo Polisettoriale, sede del San Cataldo Container Terminal dello scalo ionico.
Lo ha confermato a SHIPPING ITALY il presidente dell’ente Sergio Prete, spiegando che “le prove termineranno il 30 novembre. Da lì a 15 giorni Fincosit e soci predisporranno il progetto di completamento della vasca di colmata e del dragaggio. Pertanto a metà dicembre circa avremo un’idea del cronoprogramma delle operazioni”.
L’appalto in questione – vasca di colmata e dragaggio – avrebbe appunto dovuto concludersi anni fa, ma i problemi tecnici dell’appaltatore (Astaldi, poi confluita in Webuild) e la tardiva risoluzione del contratto (avvenuta solo a inizio anno e solo dopo il riconoscimento da parte dell’ente di 17 milioni di euro di riserve a favore della controparte) causarono il doloroso addio del precedente concessionario Taranto Container Terminal (con perdita di 500 posti di lavoro, in larga parte ancora in carico all’agenzia taranto Port Workers in scadenza) e l’avvio dei rapporti col gruppo Yildirim che oggi opera l’infrastruttura attraverso la società San Cataldo Container Terminal.
A luglio la decisione di affidarsi in toto (comprese le prove di tenuta della vasca di colmata, il problema principale dell’opera, finito anche all’attenzione della Commissione parlamentare bicamerale sui reati ambientali) alla cordata classificatasi seconda nella gara del 2014, capitanata da Fincosit (erede di Grandi Lavori Fincosit intanto fallita).
Ieri, come detto, la firma del contratto, in anticipo sulla risultanza delle prove. Da capire quindi quanto il completamento dell’operazione costerà in aggiunta agli esborsi già effettuati e alle integrazioni già pagate a Webuild (non si hanno notizie di richieste risarcitorie da parte dell’Adsp per la mancata realizzazione dei lavori). La stima estiva era di 35 milioni di euro, anche se in una variazione al bilancio preventivo 2023 approvata qualche mese fa dall’Adsp il valore del completamento è quotato 23,4 milioni di euro.
A.M.
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