Pubblicato il decreto Mit per la formazione dei marittimi
Il provvedimento disciplina le modalità di erogazione del fondo da 7 milioni di euro stanziato in primavera per ‘addolcire’ le deroghe alla Cociancich
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha provveduto oggi alla pubblicazione del decreto attuativo per la formazione dei marittimi.
Si tratta del provvedimento previsto dal fondo appositamente introdotto dal Decreto lavoro (emanato a maggio e convertito a luglio) – 7 milioni di euro (1 nel 2023 e 2 l’anno fino al 2026) – in una sorta di compensazione alle deroghe che quella legge prevedeva ai limiti di imbarco di personale extracomunitario. Secondo il Ministero il decreto attuativo declina “modalità di presentazione delle domande per l’accesso al contributo per la formazione iniziale del personale che sarà impiegato sulle navi, con particolare riferimento alle figure professionali mancanti di sezioni di coperta, macchine, cucina e camera, nonché criteri per la selezione delle stesse, le spese ammissibili, le modalità di erogazione del contributo, le modalità di verifica, controllo e rendicontazione delle spese, nonché le cause di decadenza e revoca”.
I commi 2 e 3 dell’articolo 1 precisano che “Soggetti destinatari del contributo di cui al comma 1 sono le imprese armatoriali che procederanno, previa presentazione della rendicontazione, all’assunzione di almeno il 60 per cento dei destinatari della formazione in relazione al progetto finanziato. Il contributo sarà erogato a seguito della presentazione della certificazione conseguita dai soggetti formati e delle relative assunzioni dei soggetti abilitati”.
“Esprimiamo apprezzamento per il provvedimento emanato dal Governo che, dopo più di 20 anni, interviene con un sostegno concreto a favore della formazione di ingresso del personale marittimo ma continua a lasciarci perplessi la modalità prevista per l’assegnazione delle risorse che, al momento, appare non del tutto efficace. Come abbiamo a suo tempo richiesto al Mit, avremmo preferito che tale misura venisse erogata in maniera diretta ai cosiddetti Neet, 1,7 milioni di giovani che attualmente non studia, non lavora e non sono inseriti in percorsi di formazione, come quanto già avvenuto per l’autotrasporto” ha dichiarato in una nota la Fit-Cisl. Che poi ancora sottolinea: “Il Decreto Interministeriale n.297 del 17 novembre, disposto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e dal Ministero dell’Economia e Finanze, stabilisce l’erogazione di contributi alle imprese armatoriali per la formazione del personale impiegato sulle navi con particolare riferimento alle figure professionali mancanti di sezioni di coperta, macchine, cucina e camera”.
“Questa misura, se ben gestita e associata alla realizzazione di percorsi di semplificazione e sburocratizzazione già avviati, potrà restituire competitività al settore, sancendone il rilancio che merita in considerazione della sua strategicità per la vita economica del Paese” rimarca la Federazione dei trasporti cislina. “Chiederemo l’attivazione di un tavolo di monitoraggio per verificare gli effetti del provvedimento, se del caso, chiederemo gli opportuni correttivi” conclude la Fit-Cisl.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY