L’industria dei super yacht nelle Marche alza la voce per chiedere spazi e considerazione
Al 3° Forum di SUPER YACHT 24 il cluster al gran completo si è mostrato compatto nel chiedere alle istituzioni locali un maggior numero di approdi e un’offerta ricettiva in grado di riportare il ricco turismo nautico in Adriatico
Ancona – Quasi 140 addetti ai lavori hanno preso parte al 3° Forum di SUPER YACHT 24 organizzato ad Ancona dal nostro giornale online insieme all’Associazione Marche Yachting and Cruising e in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale. Dal confronto è emersa, con uno spirito tanto determinato quanto costruttivo, la richiesta rivolta dal cluster nautico marchigiano alle istituzioni di poter sfruttare appieno le potenzialità e le opportunità che il mercato delle navi da diporto offrirebbe all’indotto regionale.
Data per acquisita l’attenzione e la necessaria collaborazione delle istituzioni locali (oltre all’Autorità di sistema portuali hanno partecipato all’evento il Comune, la Regione e la camera di Commercio), per raggiungere questo risultato servono alcune misure precise: nuovi approdi per super yacht, approfondimento dei fondali nei marina esistenti e un’azione di marketing territoriale mirata e precisa. Il fine ultimo è quello di riportare nelle Marche il turismo nautico e l’indotto rappresentato da tutti gli yacht che in questa regione vengono costruiti o refittati ma che poi in Adriatico non tornano.
Durante i lavori è emerso che, con oltre 200 aziende e 3.309 dipendenti, le Marche sono tra le regioni leader in Italia nella costruzione di navi e imbarcazioni. Il fatturato del comparto ha superato 1 miliardo di euro nel 2022, trainato soprattutto dalle esportazioni che rappresentano oltre il 90% delle vendite, in prevalenza extra Ue. La fotografia del settore è stata presentata dalla ricercatrice Valentina Giannini (Università politecnica delle Marche), parte del team che ha curato la ricerca “Il cluster yachting & cruising nelle Marche” sotto il coordinamento del professor Donato Iacobucci. Per numero di occupati diretti, le Marche sono la quarta regione in Italia, con l’11,3% degli oltre 31 mila dipendenti a livello nazionale. La quota lavoro, però, sale notevolmente con gli occupati dell’indotto del settore produttivo che superano i 10 mila. L’industria della nautica da diporto marchigiana copre il segmento yacht ed explorer entrambi per il 17%, il 67% riguarda altri prodotti. La specializzazione produttiva è ripartita fra grandi yacht di lusso (20-40 metri), super yacht (40-80 metri), manutenzione e refitting. Dalla ricerca emerge che la catena del valore dell’industria coinvolge largamente l’economia marchigiana: l’80% delle attività produttive è affidato a partner esterni, l’outsorcing è distribuito a fornitori che si trovano in prevalenza in Italia e nelle Marche.
Altro valore particolarmente significativo, ricordato dall’azienda Msa Yacht (Marine Shore Assistance), è quello di 6.397 euro che rappresenta l’impatto economico totale diretto equivalente per presenza giornaliera di ciascun yacht dai 35 ai 50 metri: un indotto che da sola spiega l’interesse e la richiesta del cluster di avere più approdi di navi da diporto nelle Marche. Uno dei primi ostacoli da superare è però l’insabbiamento di alcuni porti turistici esistenti in Adriatico mentre in prospettiva futura l’idea è quella di incidere per ottenere nella pianificazione portuale di Ancona e di altri scali maggiori spazi per l’accoglienza di super yacht. Una richiesta verso la quale il presidente della port authority, Vincenzo Garofalo, ha mostrato interesse e disponibilità oltre che un’apertura per cercare soluzioni già nel breve termine soprattutto nel porto antico e un domani nella futura nuova stazione marittima.
Quattro le sfide che aspettano il settore e oggetto del confronto andato in scena fra gli addetti ai lavori presenti. Il primo tema è stato l’innovazione che ha visto, nel periodo di programmazione europea 2014-2020, le imprese del cluster protagoniste di 30 progetti di ricerca realizzati con bandi regionali con un investimento totale di 19 milioni di euro di cui 9 milioni di risorse private. Un’altra sfida riguarda l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, con una sempre maggiore cura da parte del cluster verso questi fattori. Fondamentali, poi, per la crescita di yachting e cruising sono le risorse umane e la formazione così come la necessità di nuovi spazi per la nautica in ambito regionale.
Il presidente Maurizio Minossi ha ricordato che “l’Associazione Marche Yachting and Cruising è nata da due anni con lo scopo di dare voce unitaria del comparto nel dialogo con le istituzioni e unificare gli sforzi sulla formazione e l’attrazione dei talenti; avere associati l’Autorità Portuale e l’Università Politecnica delle Marche ci aiuta molto su tali direttrici ed è anche un riconoscimento della volontà del settore di migliorarsi. Eventi come questi sono momenti di ampia condivisione che aiutano tutti soggetti a pianificare le prossime iniziative”.
Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, ha definito il 3° Forum di SUPER YACHT 24 “una grande giornata per le Marche, che ci consente di aumentare la consapevolezza e la conoscenza del valore economico e sociale della nautica da diporto e delle sue potenzialità di sviluppo, con ricadute anche nel turismo”. Garofalo l’ha definita “un’occasione importante per confrontarci, ognuno secondo le proprie responsabilità” e poi ha aggiunto che “fra le strategie per il settore, c’è sicuramente quella di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Noi per primi stiamo guardando alla nautica come un biglietto da visita di valore per le Marche, un’eccellenza e un’opportunità di lavoro per tante persone a cui dobbiamo destinare spazi adeguati alla crescita che si è sviluppata velocemente. Abbiamo inserito tale obiettivo nel Documento di programmazione strategica di sistema portuale e continueremo a lavorare nei Piani regolatori portuali, per dare una risposta positiva agli operatori”.
All’incontro intitolato “Le Marche: la regione delle navi di lusso” hanno portato il proprio contributo e seguenti istituzioni: Daniele Silvetti, Sindaco del Comune di Ancona, il Contrammiraglio Donato De Carolis, Direttore Marittimo delle Marche, Gino Sabatini, Presidente Camera di Commercio delle Marche, e Andrea Maria Antonini, Assessore alle Attività produttive della Regione Marche moderati da Sara Stimilli.
Nel panel tecnico, moderato dal direttore di SUPER YACHT 24 Nicola Capuzzo e vivacizzato dagli interventi degli addetti ai lavori si sono succeduti commenti, riflessioni e presentazioni da parte di Nicola Pomi (Volvo Penta), Gianluca Devicienti (MSA Yacht), Giorgio Gallo (Rina), Pietro Borgo (M/y Moonflower 72 owner representative), Alfonso Postorino (cantiere Rossini), Roberto Perocchio (Assomarinas), Massimo Minnella (Team Italia), Francesco Carbone (Palumbo Superyachts), Marcello Maggi (Wider Yachts) e Bruno Piantini (CRN – Ferretti Group).
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