Corsa contro il tempo a Salerno per i fondi Pnrr-Pnc
Adottato dal Comitato l’adeguamento tecnico funzionale prodromico a dragaggio e allungamento del Molo Manfredi, finanziati con 55 milioni di euro complessivi
Ci sono ormai poco più di due anni e mezzo a disposizione, ma l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale appare determinata a non voler rinunciare ai fondi del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr destinati al porto di Salerno.
Si tratta di 55 milioni di euro, suddivisi fra la seconda fase del dragaggio del porto commerciale e del canale di ingresso (40 milioni) e il prolungamento del Molo Manfredi (15 milioni, ventilato dal recente bando per la gestione della Stazione Marittima), due interventi che richiedevano un adeguamento tecnico funzionale del piano regolatore portuale vigente. Tale atto, dopo il parere positivo ottenuto a giugno dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nei giorni scorsi è stato adottato dal Comitato di Gestione.
Solo che, spiega la relativa delibera, in ragione delle prescrizioni, raccomandazioni e precisazioni del Consiglio, i due progetti dovranno essere sottoposti a verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale e poi, eventualmente, alla Via stessa. Questo da un punto di vista ambientale, perché poi occorrerà avere il parere della Capitaneria sulla sicurezza, del Comune di Salerno sull’urbanistica e degli organismi preposti quanto alla tutela dei beni culturali. Dopodiché occorrerà bandire la progettazione esecutiva, attendere il progetto, la verifica, mettere a gara i lavori e poi eseguirli. Portando l’Atf in Comitato, tuttavia, l’ente, sembra fiducioso e non intenzionato a chiedere di spostare su altro i 55 milioni di euro.
Più avanti invece il terzo progetto salernitano dedicato dal Piano Nazionale Complementare allo “sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici”. Si tratta di 40 milioni destinati al “Consolidamento ed adeguamento funzionale di alcuni moli e banchine” e già a marzo il progettista appaltatore aveva consegnato all’Adsp campana il progetto di fattibilità per il “consolidamento ed adeguamento funzionale del Molo 3 gennaio banchina Guaimario IV (lato ponente)”.
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