Voci di vendita all’estero per Rosetti Marino
Larsen & Toubro, Bumi Armada e Daewoo Engineering punterebbero al 56% del cantiere ravennate specializzato nell’offshore
Sarebbero tutti asiatici, secondo le indiscrezioni rese note ieri dal Corriere della Sera, gli interessati a rilevare la quota di controllo (56%) dei cantieri ravennati Rosetti Marino, detenuta da quasi cent’anni dalla famiglia fondatrice attraverso la holding Rosfin.
La società, 700 dipendenti, 325 milioni di euro di fatturato nel 2022, un portafoglio ordini che superava al 30 giugno gli 800 milioni, quotata in Borsa e partecipata al 20% da un cliente di punta come Saipem, sarebbe infatti finita, stando al quotidiano milanese, nel mirino dell’indiana Larsen & Toubro, della malese Bumi Armada e della sudcoreana Daewoo Engineering.
Secondo il Corriere Rosetti Marino è un’impresa strategica, l’acquisizione del cui controllo, quindi, potrebbe indurre il Governo ad applicare il golden power o ad indurre qualche colosso nazionale a intervenire, in considerazione degli “stretti legami industriali” con società come Eni e Snam, oltre alla già citata Saipem.
Rosetti Marino ha fatto sapere che “la società non è in vendita” ma i mercati finanziari sembrano credere di più alle indiscrezioni emerse: il titolo nella giornata di mercoledì è stato sospeso all’Euronext Growth Milan dopo un un rialzo del 11,77% a 41,8 euro già in avvio di seduta.
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