Avviato i lavori di dragaggio del porto di Trapani
L’intervento da 67,5 milioni di euro porterà i fondali a -10 e -11 metri di profondità. “Massima cautela ambientale” garantisce l’Adsp
Sono partiti i lavori di dragaggio nel porto di Trapani per migliorare le condizioni di sicurezza durante l’accesso e l’ormeggio delle navi.
Lo ha comunicato in una nota l’Autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia Occidentale: “L’intervento coinvolge l’imbocco e tutto il canale di ingresso alle aree di attracco traghetti, passeggeri e merci, e la zona centro-orientale, a partire dal molo Ronciglio, il molo Sanità, fino all’inizio del terminal aliscafi: qui i fondali saranno portati rispettivamente a una profondità di -11 e -10. L’opera è stata aggiudicata, per un importo di 67,5 milioni del Pnrr, da un Rti composto da Rcm Costruzioni Srl, Società Italiana Dragaggi S.p.A. e Tecnobuilding s.r.l. La consegna definitiva dei lavori è avvenuta il 2 ottobre 2023, 600 giorni il tempo stimato per l’esecuzione”.
Consapevole della delicatezza del tema, l’ente ha tenuto a precisare che “le particolari e peculiari condizioni ambientali del territorio trapanese, che ne rendono un posto unico, hanno richiesto la massima cautela, proprio per tutelare il patrimonio naturalistico, senza limitare le necessità tecniche. Per questa ragione è stato predisposto un complesso Piano di monitoraggio ambientale, redatto ai sensi del decreto ministeriale del 15 luglio 2016 n. 173. Il monitoraggio è stato progettato tenendo conto dei principali obiettivi ambientali e le principali modalità di movimentazione dei sedimenti, secondo l’approccio di Ecological Risk Assessment. Il Piano ha tenuto conto di tutte le prescrizioni ambientali ricevute dal Comitato tecnico- scientifico regionale ed è stato condiviso con i principali organi di controllo, ed è stato anche integrato da tutte le specifiche tecniche relative alle modalità operative di collaborazione tra stazione appaltante, ente vigilante e laboratorio, per individuare eventuali azioni di mitigazione da intraprendere nei tempi più rapidi”.
“Inutile dire che siamo felice per questo avvio” ha spiegato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti. “Ancora ricordo, appena insediato, il mio primo incontro con la portualità trapanese: tutti chiedevano il dragaggio. Abbiamo iniziato a ottobre con la bonifica dei residuati bellici e ora siamo arrivati finalmente alla fase vera e propria di dragaggio dei fondali. Particolare attenzione è stata rivolta dall’AdSP agli aspetti ambientali: è previsto un monitoraggio continuo dei lavori, sul quale abbiamo investito circa 1.000.000 di euro, per assicurare un’adeguata protezione dell’ambiente. Il piano è stato concordato con Arpa che vigilerà sulla corretta applicazione durante l’intera esecuzione dell’opera. L’Adsp ha, inoltre, contrattualizzato un ingegnere ambientale, inserendolo nell’ufficio di direzione lavori”.
Un momento storico lo ha definito il sindaco Tranchida: “La bonifica e la nuova capacità logistica renderanno il porto attraente per la crocieristica e le diverse attività mercantili, contribuendo al ritorno in auge del porto di Trapani nella Sicilia occidentale e nel Mediterraneo”.
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