L’offerta formativa dell’Accademia Nautica dell’Adriatico presentata dal direttore Bruno Zvech
Fra le ultime novità anche un corso specifico di Cyber Security dei Sistemi e delle Reti
Le aziende legate al sistema marittimo portuale, ferroviario e della cybersecurity, oggi sono alla ricerca di un modello di funzionamento che consenta loro di raggiungere il successo e di mantenerlo. La formazione specialistica diventa una necessità ma anche un’opportunità per creare e gestire conoscenza dotata anche di valore competitivo per sviluppare anche nuovi servizi e prodotti. Innovazione e conoscenza sono i cardini sui quali si fonda l’Accademia Nautica dell’Adriatico.
A Trieste ha sede questo istituto professionalizzante varato nel 2015 la cui linea formativa rappresenta una valida alternativa all’università e dove la formazione non riguarda solo il mare ma vengono offerti anche percorsi legati alla logistica, alla sicurezza e all’informatica. Con l’introduzione nell’offerta didattica dei corsi di infomobilità e logistica, produzione e progettazione navale, cybersecurity nel cluster marittimo e portuale e allievi macchinisti ferrovieri, l’Accademia ha iniziato ad aprirsi anche a tutta l’area della mobilità sostenibile.
Il direttore generale Bruno Zvech a SHIPPING ITALY spiega l’offerta formativa altamente qualificata grazie anche alla collaborazione di diversi partner come le imprese oltre alle università e centri di ricerca scientifica e tecnologica. “I nostri corsi – spiega – forniscono una risposta diretta alla richiesta da parte delle imprese del comparto dei trasporti e della logistica di profili lavorativi altamente specializzati e di immediato inserimento nel mondo del lavoro. Grazie a un’istruzione tecnica e professionale d’eccellenza, prepariamo ‘tecnici superiori’ in aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico del Paese che sono in grado di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro sempre più performanti”.
Quali sono i corsi?
“L’offerta formativa ruota tutta attorno al sistema dei cluster marittimo-portuali e prevede corsi biennali o triennali. I primi sono dedicati alle lezioni per macchinisti ferroviari di linea e di manovra che, a conclusione del percorso, ottengono tutte le certificazioni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza ferroviaria; i corsi triennali per Disegnatori navalmeccanici sono sponsorizzati da Fincantieri e altri soggetti, fra cui tante altre aziende di progettazione.”
Avete messo in pista anche un corso specifico di Cyber Security dei Sistemi e delle Reti che mette al centro il settore marittimo portuale. La sicurezza del settore navale è a rischio?
“Con la crescita dell’automatizzazione e dell’integrazione nelle comunicazioni fra porto, operatori e nave, anche via satellite, corrisponde un sensibile aumento delle aree di rischio di attacchi informatici. I pirati informatici hanno trovato un nuovo settore d’interesse, e quindi l’industria marittima si sta concentrando su questo. Il nostro corso forma un sistemista informatico specializzato nella protezione dei sistemi e dei dati in formato digitale del cluster marittimo e portuale da possibili attacchi, sia esterni che interni, da parte di attori singoli o gruppi che prendono di mira i sistemi per ottenere un ritorno economico o provocare interruzioni nelle attività. I diplomati potranno collocarsi nei settori che abbiano necessità di rafforzare le proprie reti contro il rischio cyber.”
Su cosa vertono i vostri corsi per la logistica?
“Propongono un percorso di specializzazione in infomobilità e attività organizzative, gestionali e strategiche e vengono erogati anche nella nostra sede di Pordenone. Per quanto riguarda i percorsi triennali, alla fine si ottiene il sesto livello EQF, equiparabile alla laurea triennale. Sono i corsi per Allievi e Ufficiali di macchina o di coperta e sono finalizzati all’acquisizione di competenze relative al settore della gestione degli appalti e degli impianti di bordo, riconducibili alla figura dell’Ufficiale di Macchina. All’interno di questi tre anni è compreso l’anno obbligatorio a bordo.”
Come favorite l’incontro fra offerta e domanda di competenze e come fanno le imprese a offrire la disponibilità per stage e a contattare i vostri studenti o ex studenti per offrire possibilità occupazionali?
“L’incontro tra offerta e domanda delle competenze/conoscenze che caratterizzano le nostre allieve e i nostri allievi avviene, per così dire, in modo automatico. Questo perchè i diversi corsi sono co-progettati con le aziende secondo i loro piani di sviluppo e all’interno del piano di sviluppo predisposto dall’Amministrazione Regionale Fvg. Inoltre noi avviamo ogni anno uno studio sull’analisi dei fabbisogni condotto da Rachel/SWG che ci fornisce anche una parte rilevante di docenti e ci offrono gli spazi per gli stage. Da qui il risultato in termini occupazionali che si assesta sul 95% a fine Corsi.”
Nel vostro statuto viene esplicitato che sostenete misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. Qualche esempio?
“Il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese, come da statuto e da legge di riforma degli Its, avviene nella quotidianità delle nostre relazioni con le aziende partner che sono circa una sessantina. Dal 2022 abbiamo avviato una nuova modalità, al momento unica in Italia, abbiamo cioè aperto il corso di Cyber Security agli occupati, nello specifico un’azienda all’avanguardia nel settore dei servizi ha fatto iscrivere tre dipendenti, mantenendo il rapporto contrattuale in essere, quindi con un investimento innovativo verso figure professionali oggi non ancora facilmente reperibili.”
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