Niente da fare per Eni e Porto Petroli sulle tariffe del rimorchio
Anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso contro le maggiorazioni previste per il terminal genovese: servizio più oneroso per imprescindibili ragioni di sicurezza
Il sistema tariffario del servizio di rimorchio nel port di Genova non cambierà.
Lo ha sancito una sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il pronunciamento del 2018 del Tar ligure su un ricorso proposto da Eni Trading & Shipping e dalla partecipata Porto Petroli. Le due società contestavano la legittimità della previsione da parte della Capitaneria di Porto, per l’ambito portuale di Porto petroli a Multedo, di una tariffa superiore rispetto a quella applicata nelle altre zone del porto genovese.
Le motivazioni però sono state rigettate dai giudici di Palazzo Spada, a partire da quella che stigmatizzava la mancata effettuazione, all’atto del rinnovo del 2015, di un’istruttoria sulla sussistenza delle ragioni della duplice tariffa: “La suddivisione del Porto ai fini del servizio di cui è causa in una zona A ed in una Zona B coincidente con il porto petroli risale a circa venti anni fa e non è stata oggetto di modifica perché non sono mutate le condizioni in cui il servizio si svolge. Peraltro la presunta disparità di trattamento non è mai stata oggetto di contestazione ed è una differenza che è prevista in tutti i porti ove vi sia una parte dedicata allo sbarco dei prodotti petroliferi”.
Un concetto che il Consiglio di Stato sviscera nel dettaglio: “Se è vero che il servizio di rimorchio si svolge nei confronti di ogni tipo di nave che entra nel Porto di Genova ciò non significa che le modalità di svolgimento del servizio siano uguali per ogni tipo di natante tanto da richiedere la medesima tariffa. Ci sono due ragioni che giustificano la differenza tariffaria contestata: la maggiore pericolosità che presentano le navi petroliere visto il prodotto altamente infiammabile che trasportano e la loro minore capacità manovriera all’interno del porto che rende più complesso lo svolgimento del servizio”.
E ancora, sull’impatto sulla tariffa derivante dallo stazionamento di due imbarcazioni presso Porto Petroli: “La previsione dello stazionamento di due rimorchiatori per ogni eventuale intervento immediato di emergenza, che si suppone più probabile nel porto petroli visto lo stazionamento di due unità, pur non essendo l’ambito pari alla metà del porto di Genova, non può non riflettersi anche nella tariffa del servizio poiché si tratta non di una scelta imprenditoriale di chi fornisce il servizio per meglio organizzarlo, ma di costi rilevanti richiesti da standard di sicurezza”.
A.M.
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