Avviata da Fincantieri a Riva Trigoso la costruzione della nuova nave idro-oceanografica della Marina
Sarà consegnata nel 2026 e destinata alla condotta di attività di mappatura e monitoraggio scientifico, nonché in supporto alle iniziative dell’Istituto Idrografico
Fincantieri ha annunciato l’avvio a Riva Trigoso (Genova) della costruzione della nuova nave idro-oceanografica maggiore (N.I.O.M.) della Marina Militare, unità destinata alla condotta di attività di mappatura e monitoraggio scientifico, nonché in supporto alle iniziative dell’Istituto Idrografico.
Al taglio della prima lamiera erano presenti, tra gli altri, il direttore generale della Divisione navi militari di Fincantieri, Dario Deste, il direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, contrammiraglio Massimiliano Nannini, e il direttore degli Armamenti Navali, ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte.
La consegna è prevista nel 2026 presso il cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano.
In una nota Fincantieri spiega che il programma di rinnovamento delle unità navali del servizio idrografico della Marina “è parte di un progetto innovativo, di respiro europeo, che coinvolge il Ministero della Difesa e nel cui ambito è stato raggiunto un accordo di finanziamento tra la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).
L’unità è stata concepita con la massima attenzione verso gli aspetti green. Tra le sue principali caratteristiche si annoverano le tecnologie per il contenimento delle emissioni, una propulsione diesel-elettrica per ottimizzare consumi, forme di carena funzionali alla riduzione della resistenza all’avanzamento e l’utilizzo di materiali environment-friendly. In ambito di sostenibilità anche il processo produttivo partecipa all’impegno costante dell’azienda nel presidio dei sistemi di gestione ambientale, testimoniato dalla conformità alla norma internazionale ISO 14001 di tutti i siti italiani del Gruppo.
La concezione della N.I.O.M. e le sue plurime capacità scientifiche la qualificano come mezzo a diretto supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu sul mare.
Ulteriore key driver della nave sarà il tema di Health&Safety, volto alla sicurezza di tutto il personale che esercirà la nave durante la vita operativa. Fincantieri ha tenuto un approccio proattivo volto a identificare, anche in cooperazione con un parco fornitori di primo livello, le migliori soluzioni tecniche per soddisfare a pieno i requisiti operativi del cliente.
Fincantieri aveva già consegnato nel 2018 all’Institute of Marine Research (Imr), l’ente di ricerca oceanografica e ittica del governo norvegese, Kronprins Haakon, nave rompighiaccio oceanografica destinata a operare nelle acque polari.
Lo stesso gruppo navalmeccanico nel 2021 aveva poi curato un refitting d’eccezione sull’unità Laura Bassi, l’unica nave rompighiaccio oceanografica da ricerca italiana, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. L’Istituto Idrografico della Marina è l’Organo Cartografico dello Stato designato alla produzione della documentazione nautica ufficiale nazionale.
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