Per Kalypso Compagnia di Navigazione richiesta la messa in liquidazione
Arrestata da un creditore la nave portacontainer Zhong Gu Xiong An approdata a Taranto. A gestire la procedura verso ul concordato preventivo sarà lo staff del commercialista milanese Pietro Paolo Rampino
Kalypso Compagnia di Navigazione, shipping company controllata da Rif Line e nata nel 2021, è stata posta in liquidazione. Lo ha confermato a SHIPPING ITALY Pietro Paolo Rampino, commercialista milanese e amministratore delegato della società Oesse Consulting Srl, nonché co-fodatore e vicepresidente della Italian Arab Chamber of Commerce. Sarà lui, insieme al suo staff di collaboratori, a gestire la procedura che accompagnerà l’azienda “con ogni probabilità verso un concordato preventivo”, ammettendo fin da subito che “la situazione è complessa”. La richiesta di protezione dai creditori è stato presentato al Tribunale di Genova venerdì scorso.
La scorsa settimana al San Cataldo Container Terminal del porto di Taranto era arrivata la nave portacontainer Zhong Gu Xiong An che, poco dopo il suo ormeggio in banchina, ha ricevuto la notifica dell’arresto per un debito insoluto da parte di un creditore (il trader Integr8) per forniture di carburante non pagate (2 milioni di euro). Altre due navi (Zhong Gu Lin Ji e Zhong Gu Jing Kou) si trovano al largo della Cina cariche di container pieni e vuoti in attesa di istruzioni.
Le aziende che vantano crediti insoluti con Kalypso Compagnia di Navigazione in realtà sono in realtà molteplici e a loro non resterà ora che rivolgersi al liquidatore per essere ammessi al riconoscimento del passivo con minime speranze di poter ottenere un elevato rimborso di quanto loro spettante.
Kalypso Compagnia di Navigazione infatti, fatto salvo il numero di container acqusitati e quindi posseduti direttamente, non controlla asset significativi e anche la nave portacontainer che era stata acquistata (storicamente ai prezzi più alti di mercato) nel 2022, alcuni mesi più tardi risulterebbe fosse stata ceduta in sale & lease back a un soggetto finanziario asiatico. Dunque oggi la shipping line parte del gruppo spedizionieristico Rif Line risulta solo operatore e non proprietario della portacontainer.
A complicare una situazione finanziariamente già compromessa per la coraggiosa iniziativa imprenditoriale lanciata da Francesco Isola e soci è stata in ultima istanza la scelta della società cinese Zhong Gu, proprietaria di quattro navi operate da Kalypso, di non consentirne l’approdo nei porti israeliani all’indomani delle tensioni scoppiate proprio fra Israele e Palestina, nonostante fosse regolarmente programmato uno scalo nel porto di Ashdod per lo sbarco di centinaia di container.
Dopo settimane in stand by, la nave è giunta pochi giorni fa a Taranto dove ha fermato la sua corsa e tutto il carico è stato sbarcato a terra per successiva distribuzione verso le rispettive destinazioni via feeder o trasproto terrestre. La scelta di mettere in liquidazione la società, al momento ancora non confermata ufficialmente dal top management (a fronte di precisa richiesta di chiarimenti da parte di SHIPPING ITALY), non è chiaro se e come possa incidere proprio sul compito di portare a termine le spedizioni imbarcate in Cina e in Balngladesh, i due paesi servizi dal collegamento Marco Polo che metteva finora in contatto via mare Mediterraneo (Italia e Spagna) ed Estremo Oriente.
Con la messa in liquidazione, se ufficializzata, volge al termine la storia breve di questa compagnia di navigazione italiana nata nell’estate del 2021 che, sfruttando l’impennata dei noli per il trasporto marittimo di container durante la pandemia e la scarsa diponiblità di equipment (container) sul mercato, aveva deciso di avviare una propria linea noleggiando alcune navi portacontainer e offrendo collegamenti diretti (senza scali intermedi) fra Cina, Bangladesh e Italia (inizialmente solo Civitavecchia ma poi anche Salerno, Spezia, Ravenna, Taranto e infine Gaeta).
Kalypso Compagnia di navigazione già da fine 2022 e inizio 2023 si trovava a dover fare i conti con noli marittimi crollati rispetto ai prezzi del triennio passato che, proprio per il loro elevato valore, avevano giustificato la nascita di una nuova compagnia di navigazione controllata da Rif Line International e specializzata nei trasporti marittimi “espresso” con navi di taglia piccola (circa 2.500 Teu di portata). Con un capitale sociale di 37 milioni di euro e 14 addetti (al 30 giugno scorso), Kalypso Compagnia di Navigazione avevo chiuso l’esercizio passato con un volume d’affari di 132,8 milioni di euro, un Ebit di 3,2 milioni e un utile netto di 1 milione di euro.
Già scorso maggio, sempre per ragioni economiche, Kalypso era stata costretta a interrompere la linea con gli Stati Uniti (New York) inaugurata pochi mesi prima, a ottobre 2022, e sulla quale era impiegata la nave portacontainer Burgundy appositamente acquistata (grazie a un finaziamento di illimity Bank) con un timing che a posteriori si è rivelato poco felice (ad agosto 2022 era stata rilevata per 24 milioni di dollari e oggi ne vale meno di 14 milioni secondo VesselsValue).
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY