Una circolare del Mit prova a chiarire il “salva – canoni portuali”
L’aggiornamento si applica solo alla quota calcolata sulle misure unitarie. Previsti ristori per chi avesse già pagato il rincaro 2023 addebitato col vecchio metodo
![Ministero delle infarstrutture e della mobilità sostenibili](https://www.shippingitaly.it/wp-content/uploads/2021/03/Ministero-delle-infarstrutture-e-della-mobilità-sostenibili.jpg)
Come scritto da SHIPPING ITALY, l’intervento con cui il Governo due mesi fa provò a sterilizzare l’aumento dei canoni concessori dovuti alle Autorità di sistema portuale risultante dall’applicazione degli indici Istat sull’inflazione, creò una serie di dubbi che ora il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prova a dipanare.
Il direttore generale per la vigilanza sulle autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne Patrizia Scarchilli, infatti, ha inviato ad Assiterminal, Assocostieri, Assologistica, Fise Uniport e Assoporti una sorta di parere esplicativo (lo trovate qui), in cui spiega come in sostanza la norma nel Dl Asset distinse fra concessioni rilasciate prima o dopo l’emanazione del regolamento concessioni, specificando che nel primo caso l’aggiornamento si applicherebbe (come auspicato dai concessionari) alla sola “misura minima” stabilita a mq dal combinato delle leggi citate del 1989 e del 1993 (aggiornata negli anni).
Risolto anche il dubbio sull’applicazione del correttivo già partire dal 2023 o dal 2024: “Trattandosi, infine, di norma chiarificatrice delle modalità applicative dell’aggiornamento del canone demaniale marittimo essa non presenta alcun carattere innovativo anche con riferimento alla decorrenza della sua applicazione per l’anno 2023”.
Per i casi in cui i concedenti avessero già riscosso i canoni aggiornati secondo la ‘vecchia’ metodologia, secondo Scarchilli è piana la possibilità di compensazione con i pagamenti dei canoni futuri: “Si precisa inoltre che eventuali somme eccedenti quanto dovuto e già versate dai concessionari potranno essere detratte dai pagamenti dei canoni per le annualità successive all’anno 2023”.
A.M.
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