I sindaci siciliani protestano per gli aumenti applicati da Caronte&Tourist Isole Minori
Al centro della critica disservizi e caro tariffe causati dalla situazione giudiziaria della compagnia concessionaria delle sovvenzioni locali e statali
“Stiamo andando a sbattere – è il caso di dirlo in gergo marinaro – in riferimento alla vicenda dei collegamenti marittimi tramite navi che si è venuta a determinare negli ultimi tempi a seguito delle tante vicende che riguardano la Società di navigazione Società Siremar Caronte & Tourist Isole Minori S.p.A”.
Così esordisce una nota diffusa dai sindaci delle isole siciliane, in rotta contro i disservizi subiti a seguito delle peripezie giudiziarie di Caronte&Tourist, con la conferma in particolare del sequestro delle navi da parte della Procura di Messina: “Tra vicende giudiziarie con relativi sequestri di navi, ricorso ad armatoria libera con aumenti da capogiro dei prezzi l’ultimo del 20% a partire da oggi, incendi a bordo, guasti in navigazione e nei porti, carenza di manutenzione, ecc., le isole di Sicilia hanno subito notevoli danni e continuano a subirli. La situazione ormai è diventata insostenibile, le isole siciliane non sono un osso da spolpare e alla popolazione isolana non può essere negato il diritto alla libertà di movimento e, di conseguenza, alla continuità territoriale, come abbiamo continuamento rappresentato alle istituzioni preposte senza ottenerne i riscontri sperati”.
La situazione ha indotto i primi cittadini ad organizzare una protesta a Palermo presso la Regione Siciliana: “Per le predette ragioni che creano forti disagi e allarme tra la popolazione e al fine di trovare immediate soluzioni da tanto tempo auspicate alla predetta incresciosa situazione che si riflette pesantemente sulla fragile economia delle isole di Sicilia e sulla stessa coesione sociale delle comunità isolane, è stato deciso dai sottoscritti Sindaci di manifestare il dissenso delle Amministrazioni isolane recandosi a Palermo presso l’Assessorato Infrastrutture, e a seguire, presso l’Assemblea Regionale per chiedere maggiore attenzione e la risoluzione immediata dei problemi riguardanti i collegamenti marittimi”.
In assenza di risposte soddisfacenti, già annunciato il bis, ma a Roma: “È stato deciso, altresì, che permanendo questa situazione i sottoscritti Sindaci si recheranno a Roma dopo l’Epifania per rappresentare al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e presso le sedi del Parlamento Nazionale (Camera dei deputati e Senato) per chiedere maggiore attenzione su quanto sta accadendo e la risoluzione immediata dei problemi riguardanti i collegamenti marittimi delle isole di Sicilia”.
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