Vado Gateway vuole il parco ferroviario in gestione
Istanza all’Adsp: 25 anni almeno di gestione a fronte di 20 milioni di euro di investimenti in 30 mesi per arrivare a una rail/ratio del 40%
Vado Gateway, la società controllata dal gruppo danese-olandese Apm Maersk concessionaria del terminal container di Vado Ligure (Savona), vuole gestire in proprio il parco ferroviario posto alle spalle delle sue banchine (e di quelle della consorella Reefer Temrinal).
Lo rivela la pubblicazione odierna da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale della relativa istanza, risalente a luglio (quando tanto Vado Gateway che l’Adsp erano guidate dagli ex vertici Paolo Cornetto e Paolo Emilio Signorini).
L’obiettivo dichiarato è quello di “poter espletare attività di carico e scarico ferroviario per l’esercizio delle attività terminalistiche, onde garantire il rispetto del piano di impresa – e del target del 40% del traffico di container per via ferroviaria – che la scrivente VG ha sottoscritto unitamente alla Concessione, nonché poter rendere detti servizi di carico e scarico ferroviario a favore dei terzi soggetti che gravitano nell’ambito del porto e retroporto interessato dall’emarginato progetto, sia – infine – poter garantire una adeguata sostenibilità e competitività sul mercato delle attività”.
È per questo, dato anche il “previsto (dall’Adsp a proprio carico, ndr) ampliamento e adeguamento del terminal Intermodale di Vado Ligure grazie al potenziamento del parco ferroviario e il rifacimento della viabilità di accesso al bacino portuale”, che Vado Gateway ha chiesto ad Adsp “l’utilizzo dell’area da 6.000 mq per le attività di carico, scarico, deposito e consegna a destino e per le finalità sopra specificate, anche verso terzi, e per un periodo di tempo non inferiore a 25 anni”.
Massima elasticità sul titolo, a fronte del quale il terminalista propone “l’acquisto dei necessari mezzi di sollevamento e movimentazione, per i quali si prevede di dar corso ad un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro”, prevedendo “un periodo necessario per l’approntamento dell’area con gli stessi mezzi utili allo scopo di circa 30 mesi”.
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY