T. Mariotti vuole espandersi ancora a Genova
Istanza per ampliare lo specchio d’acqua, in concorrenza con la Sarimi di Amico&Co., che smentisce l’ingresso di un fondo dietro la richiesta di allungare al 2060 le sue concessioni
Dopo aver pubblicamente bocciato l’idea del cantiere Amico & Co. attivo nel refit di installare (con il contributo della Regione Liguria) un bacino di carenaggio per superyacht a pochi metri dalle proprie aree, il cantiere navale genovese T. Mariotti è passato alle vie di fatto.
La società facente parte del gruppo Gin – Genova Industrie Navali, infatti, ha presentato all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale un’istanza per lo specchio acqueo in questione, basata sulla possibilità, che esso consentirebbe, di lavorare su due unità contemporaneamente ormeggiate, esigenza particolarmente sentita da T. Mariotti dato un portafogli ordini recentemente arricchitosi.
Il fazzoletto di mare, tuttavia, è quello antistante le officine di carpenteria Sarimi, acquisite pochi anni fa da Amico& Co., che hanno già chiesto a palazzo San Giorgio il rinnovo della licenza, in scadenza a fine anno. La domanda sarebbe, a quanto si apprende, volta alla prosecuzione delle attuali attività, non essendo ancora stato formalizzato il progetto del bacino (la cui concretezza è però testimoniata dall’inserimento dell’iniziativa fra quelle sostenute dai Fondi Coesione&Sviluppo, circostanza possibile solo a fronte della definizione di un progetto).
Sull’area si andrà quindi a comparazione, proprio mentre la capogruppo Amico Spa, si apprende dall’ente, gli ha sottoposto anche la richiesta di accorpare le due concessioni oggi detenute, allungandone la scadenza al 2060, a fronte di un piano di investimenti che fra quanto già speso e quanto si intende spendere assomma complessivamente a 90 milioni di euro, mentre sarebbero 14 le nuove assunzioni prospettate.
La società cantieristica ha negato il rumor dell’interesse di un fondo d’investimento a entrare nel capitale, indiscrezione avvalorata tanto dall’istanza quanto dal recente mutamento di ragione sociale da Srl a Spa, con contestuale, forte rafforzamento del capitale sociale (da circa 800mila euro a 5 milioni di euro), così come dal progetto di nuovo bacino da 60 milioni di euro.
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