Medio Oriente, le missioni militari non rassicurano del tutto gli armatori
Alcune compagnie stanno pensando di tornare ad attraversare Suez (a terminate condizioni di sicurezza), altre continueranno a circumnavigare l’Africa
Malgrado la missione lanciata dalla Marina statunitense e gli impegni di altri paesi fra cui l’Italia (ancorché in ordine sparso), le principali compagnie di navigazione stanno ancora valutando se ritornare a frequentare stabilmente le acque del Golfo di Aden e del Mar Rosso, agitate dagli assalti del gruppo yemenita ribelle Houthi a sostegno della causa palestinese nell’ambito degli attacchi di Israele alla Striscia di Gaza.
La danese Maersk ha dichiarato ieri l’intenzione di riprendere le operazioni, ma Msc, ultima colpita in ordine di tempo, con l’assalto alla portacontainer Msc United VIII in viaggio fra lo scalo saudita King Abdullah Port e quello pachistano di Karachi (assalto senza feriti ma con danni alla nave e al carico in via di valutazione), ha reso noto che tutte le proprie navi che erano previste transitare attraverso il canale di Suez hanno cambiato rotta e circumnavigheranno l’Africa passando per il Capo di Buona Speranza.
Anche la tedesca Hapag-Lloyd proprio poche ore fa ha affermato di ritenere che il passaggio attraverso una delle rotte commerciali più popolari al mondo sia ancora “troppo pericoloso” e che continuerà a dirottare le sue navi attraverso il Capo di Buona Speranza, per quanto la situazione sarà nuovamente riesaminata nelle prossime 48 ore.
Precisando che alcune proprie portacontainer stanno comunque attraversando il Mar Rosso sulla base di una valutazione del grado di sicurezza, dal canto suo la francese Cma Cgm ha annunciato che sta elaborando piani per un graduale aumento del numero di proprie navi che torneranno a transitare per il canale di Suez, mentre un altro gigante che per il momento ha deciso di evitare l’area per i suoi carichi di greggio è la major del petrolio Bp.
Tutte le principali compagnie di navigazione attive nel trasporto via mare di container hanno intanto annunciato sovrpprezzi applicati ai carichi in transito, con origine o destinazione il Medio Oriente.
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