Salvagente per la Taranto Port Workers Agency coi soldi della formazione dei portuali
Nella bozza di decreto Milleproroghe previsto l’allungamento di cinque mesi per la scadenza della società attiva nello scalo Jonico e per quella di Gioia Tauro. In Puglia accordo fra Mercitalia e Scct per i container reefer vuoti
Fallito sotto i colpi di Corte dei Conti e Antitrust il progetto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio di creare un fornitore di manodopera temporanea in grado di assorbire almeno in parte gli oltre 300 lavoratori ancora inseriti nell’elenco della Taranto Port Workers Agency, in soccorso della società facente capo all’ente portuale ionico arriverà il Governo.
Nella bozza del decreto Milleproroghe che circola in queste ore, infatti, è inserito un articolo che prolunga di altri cinque mesi – da 78 a 83 mesi, fino a questo punto all’agosto 2024 – la scadenza della società che avrebbe dovuto ricollocare i circa 500 lavoratori licenziati dal terminalista al Molo Polisettoriale (l’ex Taranto Container Terminal) nel 2016, a seguito della fuga dalla concessione motivata dalla mancata effettuazione dei previsti dragaggi da parte dell’Adsp guidata, allora come oggi, dal presidente Sergio Prete.
Di quei portuali, come detto, 338 non sono mai stati ricollocati, malgrado nel frattempo il terminal sia stato riaffidato a San Cataldo Container Terminal, società del gruppo turco Yildirim (anche se il dragaggio è ancora là da venire e solo recentemente è stato firmato il contratto per far ripartire i lavori). Una situazione che, non a caso, avvicinandosi la scadenza e tramontata l’ipotesi di un articolo 17 in grado di farsi carico di parte del personale (avvalendosi dei fondi Inps destinati all’Indennità di mancato avviamento e la cui esistenza è motivata dall’indotto atteso con l’insediamento di nuove realtà produttive nella locale Zes), nelle scorse settimane aveva creato tensioni fra i lavoratori a Taranto.
Se il Milleproroghe passerà, tuttavia, l’Adsp guadagnerà per trovare una soluzione altri cinque mesi e 4 milioni di euro. Questa la cifra stanziata per coprire per il periodo suddetto l’indennità garantita da Tpwa ai suoi iscritti. Per farvi fronte si ricorrerà a risorse del fondo investimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Enac e di un regio decreto del 1912, anche se la quota maggiore, 2 milioni di euro, sarà sottratta al fondo istituito con la finanziaria dello scorso anno per la formazione dei lavoratori delle imprese ex artt. 16, 17 e 18 della legge portuale. I fondi serviranno anche per l’analoga struttura di Gioia Tauro, dove però i numeri si limitano a poche decine e la creazione di un art.17 è secondo l’Adsp locale prossima.
Questo il commento del deputato e viceministro al Mit, Edoardo Rixi, a proposito della Finanziaria e degli impatti conseguenti sul lavoro portuale: “In molti porti nazionali i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente hanno comportato una flessione dei traffici con relativa diminuzione dei turni lavorati dalle imprese che forniscono la manodopera. Il Consiglio dei Ministri ha approvato due disposizioni importanti sul lavoro portuale. Di fatto viene prolungata l’operatività dell’Agenzia per la somministrazione e la formazione del lavoro nei porti di transhipment di Gioia Tauro e Taranto e viene estesa alle Autorità portuali – anche per il 2024 – la possibilità di sostenere economicamente le imprese autorizzate a svolgere operazioni e servizi portuali, nonché i soggetti fornitori di lavoro temporaneo, negli scali nazionali (di questa seconda misura in realtà nel testo non c’è alcuna traccia, nda). Un passo avanti a sostegno di un comparto fondamentale per mantenere efficienti flussi commerciali e contribuire alla crescita economica”.
Sempre a proposito del porto di Taranto, infine, nei giorni scorsi San Cataldo Container Terminal e Mercitalia hanno sottoscritto un accordo per potenziare la logistica del freddo che prevede l’attivazione di un servizio spot per il trasporto di container tipo 45R1 refrigerati vuoti dal Molo Polisettoriale del porto pugliese all’Interporto Toscano Amerigo Vespucci di Guasticce (Livorno).
Il treno, di lunghezza totale 450 metri per un peso complessivo di 400 tonnellate e con a bordo 24 container di tipo HQ frigo, coprirà una distanza di circa 836 chilometri con lo scopo di rifornire i clienti operanti nell’Interporto Toscano di container speciali reefer che rientrano vuoti presso il container terminal di Taranto; la manovra secondaria sarà affidata direttamente alle locomotive da manovra in dotazione a Yilport.
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