Kalypso Compagnia di Navigazione ufficialmente in liquidazione: i numeri dell’ultimo bilancio
Già da fine 2022 i primi segnali di difficoltà con conseguente rinegoziazione dei noleggi. La linea con gli Usa chiusa anche per “un’accanita e inattesa azione concorrenziale” di Msc
Dopo l’anticipazione pubblicata in esclusiva da SHIPPING ITALY lo scorso 19 dicembre, la messa in liquidazione di Kalypso Compagnia di Navigazione (Kcn Shipping) è stata ufficializzata con atto notarile datato 28 dicembre. Dal documento si apprende che liquidatore della shipping company fondata e controllata da Rif Line International Spa è stato nominato Giuseppe Bartolomeo Pizzarelli. Le decisione di chiudere la parentesi armatoriale è stata presa dai vertici della società nell’assemblea dei soci datata 15 dicembre. Al tribunale di Genova è stata presentata “domanda ai sensi dell’art.84 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, ovvero ai sensi dell’art. 57 o ancora ai sensi dell’art.64-bis”.
In ogni caso l’epilogo vedrà la liquidazione di ciò che rimane della società senza speranza che l’attività armatoriale e di trasporto marittimo di Kalypso venga in qualche maniera rilanciata come prefigurava il presidente Francesco Isola lo scorso novembre, quando il proprietario cinese delle ultime quattro navi prese in charter ne aveva impedito l’approdo in Israele dando così il definitivo colpo di grazia alla società genovese. Lo stesso Isola, in un’intervista rilasciata al giornale che un anno fa gli aveva assegnato un “Ship2Shore Award – Oscar dei Trasporti”, ha cercato di calmare le acque dicendo: “Non vorrei fare un concordato, misura che serve a tutelare i fornitori; possiamo agire diversamente e in maniera equa per tutti coloro che avranno la pazienza di lasciarci agire correttamente. Abbiamo tanti container da vendere, e la società non ha debiti bancari sostanziosi. Dunque Kalypso ha una discreta massa attiva che preferisco liquidare in modo da soddisfare i creditori uno alla volta. Non siamo in bancarotta, tutt’altro”.
A prescindere da come lo si voglia definire, il ‘fine corsa’ di Kalypso Compagnia di Navigazione ha dato i primi segnali già a fine 2022 come la stessa società riporta nel suo ultimo bilancio d’esercizio appena pubblicato. Gli indicatori economici del 2022 ‘parlano’ di ricavi pari a 132,9 milioni, costi operativi pari a 126 milioni, un Margine operativo lordo di 6,1 milioni, un Risultato operativo di 3,2 milioni e un utile netto di 1 milione di euro. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 era complessivamente pari a 11,7 milioni di euro mentre il valore dei container di proprietà si attestava sugli 8 milioni di euro (alcuni dei quali sono stati ceduti nl corso del 2023).
Sempre dal bilancio, al paragrafo dedicato agli “Eventi successivi alla chiusura del periodo”, si apprende che il 27 aprile 2023 la società ha deliberato un aumento di capitale sociale fino a 30 milioni di euro sottoscritto dalla controllante Rif Line International Spa per 3,6 milioni di euro tramite “trasformazione in capitale sociale di riserve per futuro aumento di capitale”. Poi “in data 2 maggio 2023 è stata sottoscritta una quota ulteriore di 4 milioni di euro riservata a terzi che ha portato il capitale sociale a 14,65 milioni di euro” si legge ancora.
A proposito della ‘Evoluzione prevedibile della gestione’, Kalypso Compagnia di Navigazione nel suo ultimo bilancio scrive: “Nel corso del 2023, grazie alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale e il conseguente ingresso di un nuovo partner industriale, la società ha avuto la possibilità di avere a disposizione nuovo capitale utile a continuare il suo processo di start-up e di recuperò della marginalità. Infatti, a causa della regressione del prezzo dei noli attivi, dell’abbandono della linea Cristoforo Colombo verso gli Stati Uniti, si è registrata una parziale diminuzione della marginalità con una conseguente tensione finanziaria”. L’azionariato di Kcn Shipping dopo l’ultimo aumento di capitale risulata essere il seguente: Rif Line International (70%), S.G.C. Louxembourg SA rappresentata in assemblea degli azionisti da Francesco Isola (26%) e KRS Consulting.
Sulla linea con gli Stati Uniti lanciata nell’autunno del 2022 e interrotta pochi mesi più tardi, la shipping company presieduta da Francesco Isola spiega che “l’effetto combinato del repentino calo dei noli attivi nelle tratte di esportazione verso gli Usa (passate da 5.000 a 2.500 dollari al giorno per container) unito a un’accanita e inattesa azione concorrenziale posta in essere dal maggior operatore del mercato di trasporto (Msc, ndr), hanno costretto gli amministratori a interrompere, nel mese di aprile 2023, la linea Cristoforo Colombo”.
Tra fine 2022 e i primi mesi del 2023 altre erano state le avvisaglie che i conti non tornavano per Kalypso. Dodici mesi fa aveva infatti preso forma una rinegoziazione con il proprietario della nave Hammonia Lipsia per la restituzione anticipata della portacontainer con versamento immediato di una penale da 3 milioni di dollari, mentre già dagli ultimi mesi dell’anno precedente il gruppo aveva “iniziato lunghe trattative per la rinegoziazione dei contratti di noleggio in essere per le navi operate, in particolare per quelle con canoni di noleggio non adeguati ai valori di mercato”.
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