La crisi del Mar Rosso spinge in alto le azioni delle shipping line
Limitati invece, secondo Goldman Sachs, gli effetti sull’inflazione dati dall’aumento dei costi di spedizione
La crisi del Mar Rosso, nonostante stia generando impatti notevoli sul settore dei trasporti a partire da quello marittimo, non avrà effetti di grande rilievo sull’andamento dell’inflazione. Lo sostiene Goldman Sachs in una versione aggiornata del suo forecast per il 2024, secondo quanto riportato da Reuters.
Nel frattempo, un effetto piuttosto significativo è stato invece generato dalla crisi del mar Rosso sull’andamento delle azioni dei global carrier, i quali secondo Reuters sono risultati i “migliori performer in Borsa” dell’inizio del 2024.
Passando in rassegna lo scorso 5 gennaio i relativi titoli, l’agenzia rilevava per Maersk un balzo in alto del 17% nell’ultima settimana – il maggiore da aprile 2009 – e nel complesso una crescita del 40% dalla metà di dicembre. Per Hapag Lloyd il salto nella stessa settimana era stato invece del 23%, il più ampio dal marzo 2022. Entrambe dopo quella data hanno poi registrato lievi flessioni. Tuttavia secondo i calcoli di Google Finance, ad oggi (9 gennaio, ndr) le azioni di Maersk risultano ancora quotate a un valore di 13.360 corone danesi, ovvero il 27,54% in più rispetto a un mese fa, mentre quelle di Hapag Lloyd, a 156,10 euro, risultano superiori del 44,67%. Da notare che da questa crescita non è esente anche l’israeliana Zim, le cui azioni nell’ultimo mese hanno guadagnato addirittura il 79,40%.
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