F2i Holding Portuale allunga il matrimonio con Marina di Carrara
Ottenuti dall’Adsp altri cinque anni di concessione a fronte di 9 milioni di euro di investimenti ma di una riduzione del traffico previsto mentre F.lli Neri ottiene una proroga in attesa della gara per il rimorchio
Negli stessi giorni in cui ha incassato la richiesta proroga dell’autorizzazione all’effettuazione dei servizi di manovra ferroviaria portuale, F2i Holding Portuale (Fhp), terminalista di Marina di Carrara, ha ottenuto dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale l’accoglimento di un’istanza di allungamento della sua concessione.
Dal documento pubblicato dall’ente si apprende in particolare che la società facente capo al gruppo F2i ha chiesto “la proroga di cinque anni della durata della vigente concessione (al 2043, ndr), avente ad oggetto un terminal compresa all’interno del porto di Marina di Carrara, e la rinegoziazione dei relativi volumi di traffico”.
Una rinegoziazione, si legge più avanti, al ribasso: “A causa dei cambiamenti sia di contesto in cui opera l’impresa sia dagli adattamenti conseguenti della politica aziendale, sono intervenute circostanze idonee a incidere direttamente sul livello dei volumi che l’impresa può perseguire; segnatamente si tratta di: mutamenti del mercato di riferimento (acuiti nel periodo 2020-2021 dagli effetti della pandemia da Covid-19); il venir meno della disponibilità della Banchina Taliercio, oggi assentita in concessione ad altro operatore; e, infine, l’importante sviluppo dell’attività di Project Cargo, con il Cliente Baker Hughes, di grande rilevanza strategica per il contesto economico e occupazionale del territorio ma di peso ridotto in termini di volumi movimentati”.
Ciononostante Fhp manterrà “fermi gli impegni assunti in tema di investimenti dei quali, in ragione delle medesime cause di cui sopra, è richiesta una diversa distribuzione temporale per la relativa realizzazione”. Il terminalista, anzi, è pronto a rilanciare, proponendo “ulteriori investimenti (aggiuntivi per circa 9 milioni di Euro) rispetto a quelli già convenuti e anche rispetto alla già avvenuta assunzione della gestione dell’area cosiddetta ‘Ex-Imerys’, avente un’estensione di ca. 50.000 mq. e dotata di un raccordo ferroviario attivo, sita nei pressi nel porto di Marina di Carrara, al precipuo scopo di realizzare un polo logistico intermodale”.
Gli investimenti riguarderanno lo sviluppo di sistemi digitali, “la realizzazione di un impianto per la generazione e lo stoccaggio di energia elettrica prodotta con pannelli fotovoltaici, che potrà essere utilizzata a favore di tutti gli operatori del porto e per la predisposizione di un servizio di cold ironing; l’introduzione di sistemi anti-collisione uomo/ macchina”.
Sul fronte occupazionale non si fa menzione di eventuali ricadute dei minori volumi preventivati sul personale impiegato direttamente, ma “si rileva l’ulteriore impegno ad avviare giornalmente lavoratori portuali temporanei riferibili all’impresa autorizzata ai sensi dell’art. 17 della L. 84/1994 per una quota minima media annua del 20% rispetto agli avviamenti al lavoro del proprio personale dipendente”.
Nel frattempo la Capitaneria di Porto di Marina di Carrara ha decretato che la durata dell’atto di concessione l’esercizio del servizio di rimorchio nel porto di Marina di Carrara, in capo alla livornese Fratelli Neri, “è prorogata per il tempo necessario allo svolgimento ed alla conclusione della procedura ad evidenza pubblica per il rilascio del nuovo titolo”.
A.M.
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