Ordinata in Turchia da Gas&Heat e San Giorgio del Porto una bettolina per il rifornimento di Gnl
La costruzione è stata già avviata presso il cantiere navale Gelibolu per il quale ha agito da intermediario con l’armatore il broker Alpina
A distanza di pochi mesi dalla cessione delle quattro navi gasiere operate fino allo scorso autunno tramite G&H Shipping e in parallelo alla costruzione a Piombino (presso il cantiere Piombino Industrie Marittime) della prima bunker tanker alimentata a metanolo, la pisana Gas&Heat e la genovese San Giorgio del Porto hanno unito le forze per dare vita a un nuovo progetto di bettolina per il rifornimento di gas naturale liquefatti alle navi.
Ad annunciarlo è stata la società di brokeraggio navale Alpina Shipping & Trading che ha agito da mediatore fra il cantiere navale turco Gelibolu (parte di Aksoy Shipping Group) e la società committente, formata appunto dal duo specializzato in costruzioni di serbatoi criogenici per il Gnl e in riparazioni e demolizioni navali.
Annunciando la vendita a ChemGas Shipping della prima gasiera Scali del Teatro (cui ha fatto seguito poi la cessione anche delle altre unità gemelle), Gas&Heat lo scorso ottobre aveva preannunciato che la scelta di vendere era il preludio “a nuove iniziative con focus su combustibili sostenibili, adeguati alle prossime sfide”. L’azienda pisana aveva poi aggiunto: “Le opportunità derivanti dai fondi europei del Pnrr, nonché di quelli italiani dei Fondi complementari, devono essere colte pienamente, nell’ottica di massimizzare le ricadute nel nostro paese, consolidando una filiera italiana nel campo della realizzazione delle infrastrutture dedicate ai gas liquefatti”.
Per questo la società comunicava di essere al lavoro per cercare di costruire una nuova serie di navi preferibilmente in Italia ma evidentemente questa possibilità non si è concretizzata e la Turchia ancora una volta si è confermata la scelta migliore per ragioni tecniche ed economiche. Al momento dettagli maggiori sulla portata e sulle caratteristiche tecniche della nuova costruzione (contraddistinta dal numero seriale di scafo 72) non sono stati rilasciati dalle parti coinvolte.
Secondo quanto comunicato a SHIPPING ITALY questa commessa in Turchia non è collegata al nuovo progetto annunciato da G&H Shipping nel 2022, promosso in associazione temporanea d’impresa con il cantiere San Giorgio del Porto e meritevole di contributo finanziario ottenuto nell’ambito del fondo complementare al Pnrr (decreto ministeriale n.191 del 27/06/2022) che ha destinato risorse alla realizzazione di impianti di reliquefazione, depositi e bettoline Gnl. Più precisamente il progetto ‘candidato’ dalla shipping company toscana e dal cantiere genovese in quel caso riguardava “la costruzione di una nave bettolina per il trasporto e la fornitura di gas naturale liquefatto, bio-Gnl e in futuro ammoniaca avendo ottenuto a settembre da Bureau Veritas l’approval in principle ammonia-ready dopo alcuni test condotti sui materiali”. L’investimento previsto era stimato in oltre 50 milioni di euro e le tempistiche in linea con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (dunque consegna prevista nel 2025).
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