La Regione Toscana consulta il mercato per definire i nuovi collegamenti con le isole
Dal confronto con gli stakeholder intanto è emersa la richiesta di una offerta maggiore e di servizi intra-arcipelago
La Regione Toscana ha avviato una consultazione di mercato volta a sondare l’eventuale interesse delle compagnie di navigazione rispetto ai collegamenti con le isole del suo arcipelago, e in particolare a verificare se vi siano “le condizioni che rendano necessario l’assolvimento di obblighi di servizio pubblico tramite l’imposizione degli stessi agli operatori di mercato o tramite la stipula di un contratto di servizio”.
A questo scopo l’ente ha approntato un questionario, che le imprese interessate potranno compilare e ritrasmettere entro il 28 febbraio, il quale fa seguito alla compilazione di una relazione generale in cui – grazie al supporto tecnico della Rti Paragon Business Advisors Srl – la Regione ha analizzato l’attuale offerta di servizi così come la struttura della domanda.
Diversi i punti di interesse emersi dall’indagine, che innanzitutto ricorda come l’attuale assetto, suddiviso nei tre ambiti di Capraia, Elba e Giglio, abbia previsto per il 2023 una produzione complessiva di 250.417,2 miglia. In uno scenario di soddisfazione medio-bassa per il servizio da parte dell’utenza, chi usufruisce dei collegamenti ha innanzitutto indicato diversi ambiti di criticità: navi obsolete, basso coordinamento con orari del Tpl gomma e ferro, assenza di corse in tarda serata, loro insufficienza in bassa stagione, congestionamento delle linee per l’Elba nei week end di alta stagione, frequenza non regolare delle corse, tariffe elevate e assenza di corse intra-arcipelago. Parallelamente, la Regione Toscana ha indicato nel documento le sue previsioni per la domanda di trasporto negli anni futuri. Sulla base di diversi fattori come l’andamento del Pil, quello della popolazione residente nei comuni delle stesse isole e così via, e considerando il 2022 come ‘anno base’, lo studio stima un aumento della domanda di trasporto del 15% nel 2024, del 17,2% nel 2025, del 19,4% nel 2026, fino a prevedere un +28,7% (sempre rispetto al 2022) nel 2030, ovvero con un Cagr del 2,8% nello stesso intervallo.
Tenendo conto di questi vari elementi, la Regione ha dunque elaborato un nuovo progetto di rete che come punti centrali ha un incremento di produzione, in termini di miglia, dei collegamenti nell’ambito Elba, così l’attivazione di due nuovi servizi intra-arcipelago, che nella fattispecie sarebbero il Portoferraio-Capraia (che verrebbe effettuato come prolungamento della linea A1, ovvero l’attuale Livorno – Capraia) e il Giglio – Giannutri. Per entrambi l’ente ha detto di ritenere che questi non andrebbero a sovrapporsi ai servizi estivi a libero mercato sulle medesime tratte o su tratte analoghe, dato che queste ultime sono corse “con missione spiccatamente «turistica» e limitate ai periodi di maggior affluenza”. Con questo nuovo assetto, la stima è di una produzione annua di 287.378 miglia/anno, ovvero circa il 15% in più rispetto allo scenario attuale. Dalla analisi non sono infime emerse criticità o richieste particolari rispetto al naviglio, il quale risulta avere una “capacità di carico a capacità massima di carico dei mezzi attualmente utilizzati” idonea “alla domanda potenziale stimata negli anni di contratto”.
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